Preparare la barca per lo sci nautico

Infilare gli sci, flettere le ginocchia e via, iniziare a sciare a grande velocità. Certo, visto la stagione non possiamo pensare che alle discese sulla neve. Qui, però, stiamo parlando d’altro. Più nello specifico stiamo pensando alla prossima stagione estiva, quando sarà possibile tornare a sciare non sulla neve, quanto invece sulle onde, indossando un paio di sci d’acqua, o cavalcando magari una wakeboard. Cosa si può fare nell’attesa del ritorno della bella stagione? Certamente possiamo iniziare a pensare a come preparare la barca per lo sci nautico, così da poter iniziare subito a divertirci sulle scie, al mare come al lago!

Le regole per lo sci nautico

Prima di vedere come preparare la barca per lo sci nautico vale la pena ripassare velocemente le principali regole per usare gli sci d’acqua. Va ricordato prima di tutto che, a prescindere dalla barca utilizzata, per fare sci nautico è d’obbligo poter contare su un conducente in possesso della patente nautica. Questo è un aspetto da non trascurare: con una barca con un motore inferiore ai canonici 40 cavalli si potrebbe infatti pensare di poter fare a meno della licenza, incorrendo però in realtà in multe salate. Non è tutto qui. È necessario rispettare delle distanze precise dalla costa, stabilite di caso in caso dall’amministrazione locale, che può anche indicare delle aree precise in cui praticare lo sci nautico. In genere si parla comunque di una distanza di almeno 200 metri dalla batimetrica di 1,60 metri nel caso di spiagge, e di 100 metri nel caso di coste a picco. La barca deve inoltre essere dotata di accessori specifici, come lo specchietto retrovisore e il sistema di aggancio, nonché di un salvagente aggiuntivo per lo sciatore. Quest’ultimo, va sottolineato, deve essere sempre distante almeno 12 metri dalla barca.

La barca giusta per usare gli sci d’acqua

Quale barca utilizzare per lo sci nautico? Ebbene, ci sono delle regole generali da seguire, più qualche spunto di riflessione da non dimenticare. Prima di tutto va detto che la barca in questione, ovviamente a motore, deve essere dotata di un invertitore di marcia, per poter permettere in caso di bisogno un veloce recupero di emergenza dello sciatore trainato, senza che questo debba aspettare a lungo per essere issato a bordo. Detto questo, va detto che le barche di dimensioni ridotte, più agili e più maneggevoli, sono perfette per chi vuole affrontare lo sci nautico al lago o su mare calmo; le unità da diporto più grandi possono invece essere prese in considerazione nel caso di mare non calmissimo, e in ogni caso per creare delle scie più importanti, per garantire delle evoluzioni più interessanti a virtuosi degli sci d’acqua e delle wakeboard. Si potrebbe pensare dapprima che le barche con motore fuoribordo siano poco adatte alla pratica dello sci nautico, ma non è affatto così, grazie a degli agganci pensati appositamente per queste situazioni.

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Come preparare la barca per lo sci nautico

Specchietto retrovisore: come visto, lo specchietto retrovisore è obbligatorio per legge per la pratica dello sci d’acqua. Preparare la barca per lo sci nautico significa quindi obbligatoriamente installare uno specchietto sufficientemente ampio sul cruscotto o sul parabrezza dell’imbarcazione, per tenere sott’occhio lo sciatore trainato senza dover distogliere lo sguardo dall’acqua di fronte a noi.

Attacco per il traino: elemento essenziale per praticare lo sci nautico è ovviamente il sistema di traino, il quale può variare di caso in caso, in base alle fattezze e alle dotazioni della barca. Ci sono per esempio degli attacchi per il traino semplici in acciaio inox, laddove invece nel caso dei motori fuoribordo è d’obbligo munirsi di attacchi speciali, come per esempio dell’apposita asta da traino per lo sci d’acqua.

Corda per il traino: insieme agli sci d’acqua, la corda per il traino è un altro elemento essenziale da preparare in barca prima della bella stagione. Si tratta di una corda sufficientemente lunga, completa di maniglia, meglio se leggera e provvista di galleggiante.

Salvagente aggiuntivo: come è noto il salvagente è tra le dotazioni obbligatorie in barca. Nel momento in cui si pratica lo sci nautico è bene avere a bordo un salvagente ulteriore, da mettere al servizio esclusivo dello sciatore, il quale in ogni caso potrà contare sul proprio giubbotto di salvataggio.

Moschettone per lo sgancio rapido: elemento molto importante per garantire la massima sicurezza durante la pratica dello sci d’acqua è il moschettone per lo sgancio rapido. Si tratta di un moschettone che permette d’essere aperto rapidamente e senza sforzo anche sotto carico, per poter così svincolarsi in caso di necessità

Cassetta pronto soccorso: la cassetta del pronto soccorso, come sappiamo, fa parte delle dotazioni obbligatorie per la barca, se non per tutti i natanti in tutte le situazioni. Va però detto che, nel momento in cui si pratica uno sport acquatico e di traino, la presenza a bordo della cassetta del pronto soccorso è d’obbligo.

 

Scuole di sci nautico

Per completezza va ricordato che in Italia esistono tante scuole di sci nautico, le quali sono ovviamente preziose in primo luogo per imparare a muoversi con gli sci d’acqua, e in secondo luogo per prendere spunti interessanti per preparare la barca per lo sci nautico. Questa attività, sicuramente divertente, non va assolutamente presa sottogamba: approcciarsi in modo leggero, distratto o imprudente a questo sport acquatico vuol dire mettere a rischio l’incolumità dello sciatore e delle altre persone presenti in quell’area marittima o lacustre.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Salve,
    Innanzitutto complimenti per l’articolo!
    volevo un’informazione,
    posseggo una barca modello capelli 18 open con motore fuoribordo e volevo sapere se è possibile usare i ganci di attracco posizionati nella parte bassa diciamo dello scafo,non le bitte per intenderci,per ancorare su due punti la corda di traino con il suo galleggiante in modo tale da evitare l’installazione dell’asta.
    Grazie buona giornata
    Roberto

    • Buongiorno Roberto, grazie per averci scritto. Dunque, andiamo con ordine: i ganci “golfare a U” non sono specifici per il traino, vengono posizionati a poppa delle imbarcazioni e possono essere impiegati come punto di aggancio per cime di ormeggio tipo traversini o per il fissaggio di teli di copertura. Si fermano qui, e non garantiscono quindi sicurezza e tenuta per il traino, anche se da molti vengono utilizzati per quello scopo. Al di là della tenuta dei ganci, bisogna comunque tener presente che la cima di traino fissata su questi golfari tende a finire in acqua e sul piede/elica motore, in particolare quando non in tensione. L’asta o i ganci per traino sono sicuramente le attrezzature più corrette e più sicure, essendo omologate allo scopo.

  2. buongiorno, praticando sport da traino ho letto con attenzione la normativa e mi sono dotato di tutto il necessario, ma proprio non riesco a trovare la norma che dice che in caso di motori fuoribordo è necessaria l’asta da traino… potete indicarmi la norma precisa? (per ora attacco il gancio a sganciamento rapido o a una bitta o agli anelli di poppa). grazie

    • Buongiorno Francesco, non esiste nessuna norma che obbliga a installare un’asta da traino in caso di motore fuoribordo: semplicemente, in caso di motore fuoribordo, gli agganci classici tendono a essere inservibili, poco pratici o poco sicuri, da qui la necessità di trovare delle soluzioni alternative appositamente prodotte e omologate, come per esempio le aste da traino.

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