In questo articolo voglio creare un piccolo vademecum su come agire in caso di emergenza in barca. Come la scritta che recava in copertina la famosa “Guida Galattica per Autostoppisti” la prima cosa è non farsi prendere dal panico e restare calmi quindi…
Nozioni basilari di Primo Soccorso in Barca
Se non c’è una vera emergenza medica o se la barca è ormeggiata in porto e non hai nessuna conoscenza di tipo infermieristico o medico è consigliabile chiedere aiuto a chi ne sa più di noi. Fino a poco tempo fa il numero da chiamare per le emergenze mediche era il 118 ma recentemente è stato sostituito da un numero unico Europeo che è
In questa telefonata dovrai dire chi sei, dove sei, che stai chiedendo aiuto per una o più persone e se le stesse sono ferite, ustionate o altro. In ultimo dovrai dire se sono coscienti oppure no. Aspetta in linea fino a che non ti daranno conferma dell’arrivo dei soccorsi. Se stai navigando e pensi che la situazione possa degenerare annuncia anche la tua intenzione di dirigerti verso il porto più vicino per un possibile sbarco dell’infortunato.
Salva in rubrica il numero e, se ne hai la possibilità ed a meno che tu non sia un medico od un infermiere, avverti tempestivamente chi ne sa più di te!
Tenendo a mente questa regola fondamentale voglio darti un’infarinatura generale su cosa devi o non devi fare in una situazione di emergenza medica in barca.
Ripeto che questo articolo non vuole sostituirsi ad un manuale medico di pronto soccorso e che affronterò casistiche semplici da risolvere. Per poter diventare un soccorritore dovrai frequentare un corso di primo soccorso con istruttori qualificati.
Comportamento del soccorritore
Tengo a dire che se nella vita di tutti i giorni ci dovesse capitare di incontrare una persona bisognosa di aiuto abbiamo il dovere, oltre che morale anche legislativo, di aiutarla altrimenti potrebbe configurarsi il reato di omissione di soccorso. Fatti trovare preparato!
Quindi assicurati di avere a portata di mano la tua fida cassetta del pronto soccorso per ogni evenienza. Se sei interessato a sapere cosa deve contenere una cassetta dela pronto soccorso ti rimando al mio articolo “Guida all’uso della Cassetta del Pronto Soccorso in Barca”.
Per poter aiutare una persona in difficoltà dovrai agire tempestivamente controllando in primis la condizione del paziente.
- Stato di coscienza dell’infortunato
- Respirazione
- Attività Cardiaca
Poi deciderai come procedere nel migliore dei modi.
Regole di base del Pronto Soccorso
La prima regola è che non dovrai mai spostare una persona ferita a meno che questa non sia ancora in pericola nel luogo in cui si trova. Questo perché se il malcapitato ha subito lesioni interne o la frattura della colonna vertebrale spostarla equivale nella maggior parte dei casi ad accelerare la morte.
Agisci con rapidità. La morte può avvenire fino a tre minuti dopo che una persona ha smesso di respirare quindi è importante prendere la decisione giusta perché ogni istante è importante in un’emergenza.
Cerca di consolare l’infortunato circa la sua situazione e soprattutto rimani calmo. Come abbiamo già visto in altri articoli è di basilare importanza che il comandante della Barca rimanga calmo in ogni situazione perché ciò smorzerà l’ansia provata dall’equipaggio.
Mentre rassicuri il paziente esaminalo visivamente. Utilizza le forbici per tagliare i vestiti se è necessario, anche se sono firmati! Ma NON togliere nulla di tessuto da ustioni. Copritelo per tenerlo al caldo ma solo con coperte o altri indumenti. Non togliete indumenti dalle parti del corpo ustionate.
Se la persona è in stato di semi-coscienza non datele nulla di liquido, nemmeno del GROG e, in ogni caso, mai bevande alcoliche. Se deve rigurgitare o sta già vomitando giragli la testa su da un lato di maniera che non si possa soffocare. Ovviamente non toccare nulla se cadendo si è lesionato collo o vertebre.
Se la persona è svenuta non fare come nei film; evita schiaffi o altro di violento che possano aumentare le possibilità di uno shock.
Tieniti sempre pronto ad un aggravarsi della situazione.
Posizione laterale di sicurezza
La posizione laterale di sicurezza è la prima cosa da fare in caso di intervento. Ancora una volta l’infortunato non deve presentare condizioni per le quali non deve essere spostato.
La procedura da seguire è semplice. Libera la bocca da qualunque cosa vi sia contenuta quali cibo, dentiere o altro. Estendi la testa e metti il braccio che sta dalla tua parte lungo il corpo. Appoggia l’altro braccio sul torace e piega il ginocchio della gamba dalla tua parte. Poi spingi spalla e anca e ruota il corpo in avanti. E’ più semplice farlo che spiegarlo. Questa posizione deve essere procurata senza torsioni della testa.
Per concludere la procedura sistema qualcosa a mo’ di cuscino sotto il capo della persona a terra.
Necessità di trasporto
Come ho già detto è assolutamente meglio non muovere l’infortunato ma, se per esempio siamo di bolina e lui cade a prua picchiando il capo e svenendo va da sé che è necessario spostarlo prima che scivoli dalla barca.
Ora, la barca a vela è assolutamente uno dei posti peggiori dove decidere di farsi male. Angoli appuntiti, tubi di alluminio e legno in movimento, bordi taglienti, cime, etc..
Per spostare un’infortunato ci sono varie tecniche applicabili a terra ma in barca sono difficili da mettere in pratica. Come si fa allora?
Tieni presente che, se non sei sicuro di cosa abbia, deve essere mossa per il senso della lunghezza e mai lateralmente. Lo dico ancora una volta che non si sa mai.
SPOSTARE UNA PERSONA A TERRA NELLA MANIERA ERRATA POTREBBE ESSERE FATALE. NEL DUBBIO COADIUVALO A TERRA E MANTIENILO IMMOBILE.
Ma in certe situazioni è strettamente necessario muovere la persona infortunata. Come lo spostiamo? Innanzitutto la testa deve rimanere allineata con il collo e la schiena. Sarebbe ottimo essere in più di una persona a fare questo lavoro.
Se sei da solo appoggia le mani del paziente sul suo torace ed infila le braccia sotto le sue ascelle da dietro. Tira verso di te trattenendo i suoi avambracci con le tue mani. Trascinalo via dal pericolo in questa maniera.
Respirazione Bocca a Bocca
La respirazione bocca a bocca è una pratica base del primo soccorso. La respirazione artificiale deve essere immediatamente messa in pratica nel caso in cui la persona smetta di respirare. Un tempo di tre minuti è sufficiente per morire.
Dobbiamo perciò pompare artificialmente l’ossigeno nei polmoni della persona a terra. Come si fa?
Innanzitutto praticando questa respirazione devi accertarti che il torace si muova. Se si gonfia significa che l’aria sta entrando come dovrebbe essere.
La posizione per questa pratica è quella supina a faccia in su quindi assicurati che l’infortunato non abbia nulla in bocca. Reclina la testa indietro fino a che il mento punti verso l’alto e spingi la mandibola avanti. Chiudi il naso della vittima con la tua mano, inspira profondamente, appoggia la tua bocca a quella del paziente ed espira a fondo. Fallo fino a che la vittima non riprende a respirare autonomamente, in tal caso smetti immediatamente, in caso contrario continua fino all’arrivo dei soccorsi.
Massaggio Cardiaco
Ogni anno in tutta Europa avvengono circa 500.000 arresti cardiaci. Potrai quindi renderti conto da solo quanto è importante saper applicare ad una persona a terra in arresto questa tecnica salvavita. Le possibilità che una persona si possa riprendere dopo un massaggio sono il triplo rispetto al non fare nulla.
Diversamente dalla respirazione artificiale il massaggio cardiaco è da mettere in pratica in caso di arresto cardiaco. Prima di iniziare a fare qualunque cosa avvisa i soccorsi con una chiamata in viva voce.
Quali sono i sintomi dell’arresto cardiaco?
Per prima cosa chiedi alla persona come si chiama alzando la voce. Se non risponde prendilo per le spalle e scrollalo per capire se ha perso o sta perdendo conoscenza. Dopodiché controlla la respirazione. Se la respirazione è assente o intermittente potrebbe essere un arresto cardiaco. Se una persona sviene all’improvviso, non reagisce a stimoli esterni e non respira spesso si tratta di un arresto cardiaco.
Per noi che viviamo la barca potrebbe capitare un arresto cardiaco in seguito ad un principio di annegamento dopo aver recuperato un uomo a mare.
La procedura da seguire è questa. Posizione supina come per la respirazione bocca a bocca. inginocchiati sopra il paziente ma senza sederti sull’addome. Metti il palmo della mano al centro del torace e posa l’altra mano sopra alla prima. Mantieni le braccia dritte e spingi con tutto il peso del corpo cercando di abbassare il torace dell’infortunato. Se sai come effettuare una respirazione bocca a bocca allora ferma il massaggio il tempo necessario ad insufflare aria 5 volte nei polmoni del malcapitato, altrimenti procedi con il massaggio fino a che la persona si riprende o fino all’arrivo dei soccorsi.
Potresti rompere una costola ma val bene una vita.
Se hai paura di fare danni sappi che la persona per terra fa affidamento su di te. Anche solo comprimere il petto mentre è in atto un arresto cardiaco è un possibile rimedio. Non lasciare che la paura ti blocchi. Agire in questo caso è imperativo.
Nel caso in cui il vostro infortunato sia un bambino esegui la respirazione artificiale più delicatamente. Mentre il massaggio cardiaco andrà eseguito con una sola mano
Le foto con i manichini sono solo a scopo dimostrativo e non rappresentano la corretta procedura. Per eseguire correttamente la manovra prevista consiglio fortemente un corso di primo soccorso dove imparerai a gestire le principali emergenze che possono capitare anche nella vita di tutti giorni.
Assicurati di avere in barca la migliore possibilità di poter rispondere adeguatamente ad ogni emergenza medica. Comincia con l’acquistare una cassetta del pronto soccorso seria
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Nel prossimo articolo prenderemo in esame varie situazioni mediche e le possibili soluzioni a infortuni quali ustioni, contusioni, fratture, ferite ed emorragie.
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