No, il proprietario di una barca non si annoia davvero mai. Quando non ci sono uscite in vista, infatti, l’eventuale tempo libero può – anzi, dovrebbe – essere dedicato alle varie attività di manutenzione nonché di pulizia della barca. E in quanto a esigenze di pulizia, le imbarcazioni hanno come è noto diverse esigenze: si va dall’opera viva all’opera morta, dalla coperta al motore, e via dicendo. Tra gli oggetti che non di rado vengono lasciati per ultimi in occasione della pulizia della barca ci sono la varie cuscinerie. Parliamo quindi delle sedute a pozzetto, dei materassi prendisole nonché dei vari imbottiti che si trovano eventualmente sottocoperta. Tipicamente – soprattutto nel caso di cuscineria esterna – si ha che fare con materiali resistenti agli agenti atmosferici e al salino, ma non bisogna illudersi: senza una pulizia regolare, anche queste cuscinerie finiranno non solo per sporcarsi, ma anche per corrodersi irrimediabilmente. Vediamo quindi come procedere con la pulizia delle cuscinerie della barca.
- Come pulire le imbottiture delle cuscinerie
- La pulizia della cuscineria in cotone o lino
- La pulizia delle cuscinerie della barca
- Alcune note
Come pulire le imbottiture delle cuscinerie
Sbaglia chi, nell’affrontare la pulizia delle cuscinerie della barca, si concentra solo sul rivestimento esterno. Di tanto in tanto, infatti, andrebbe prestata attenzione anche all’interno, partendo dal presupposto che in genere si parla di cuscini con apposite aperture per estrarre le imbottiture. Ma quale tipo di imbottiture ci si trova davanti? Nel caso si materassi prendisole e di sedute a pozzetto, tipicamente, si parla di poliuretano: nel caso dei prodotti migliori, nello specifico, si parla di poliuretano a cellula chiusa; nel caso dei prodotti di qualità bassa, invece, si parla di poliuretano a cellula aperta. Il primo non assorbe liquidi, resiste molto nel tempo, e torna nella forma originale dopo una pressione; per pulirlo non servirà fare altro che dare una passata veloce con un detergente nautico universale, risciacquare con acqua dolce e lasciare asciugare. Nel caso del poliuretano a cellula aperta, invece, è il rischio è quello di trovarsi di fronte a un assorbimento di acqua nel tempo, il che può dare adito alla formazione di funghi e di muffa. Ecco dunque che la pulizia di queste imbottiture può richiedere l’utilizzo di prodotti antimuffa per barca.
La pulizia della cuscineria in cotone o lino
Apriamo una breve parentesi sulla pulizia delle cuscinerie per barca in cotone o in lino, ovvero da quelle realizzate con tessuti particolarmente delicati. In questo caso non si parla di pulizie da lupi di mare, quanto invece di pulizie simili a quelle che facciamo a casa: ecco quindi che si potrà optare per la lavatrice in caso di macchie leggere, e per i servizi di lavanderia o di tintoria professionali in caso di macchie ostinate.
La pulizia delle cuscinerie della barca
Chiusa la parentesi su lino e cotone, rivolgiamoci verso quello che è il tipico rivestimento delle cuscinerie esterne della barca. Sedute, cuscini, prendisole: di solito sono realizzati in materiali sintetici, il più diffuso dei quali è la similpelle, e nello specifico il cosiddetto skai. Si tratta di un materiale resistente, a patto però di essere pulito spesso. In caso contrario si dà infatti il via alla corrosione del tessuto, che porta irrimediabilmente all’ingiallimento a chiazze e alla creazione di ombre antiestetiche. Basta infatti guardare da vicino questo tessuto sintetico per accorgersi che non è perfettamente liscio, ma anzi presenta piccoli avvallamenti in cui lo sporco e l’umidità si sedimentano, dando il via al deterioramento del rivestimento. Come affrontare quindi la pulizia delle cuscinerie della barca?
Prima di tutto è bene posizionarsi se possibile all’ombra, o perlomeno non sotto ai raggi del sole più caldo dell’anno. Procediamo bagnando l’intero rivestimento del cuscino con dell’acqua dolce, in modo da raffreddare la superficie e da rendere più facile e sicuro il nostro lavoro. A questo punto, usando un detergente per la pulizia delle cuscinerie – pensiamo per esempio al detergente Macky di Mafra, oppure al Fabric Cleaner di Star Brite – iniziamo a detergere il tessuto. Il consiglio, come sempre, è quello di procedere a piccole zone, senza spruzzare il detergente su tutto il rivestimento: molto meglio prendersela con comoda, senza rischiare di danneggiare il tessuto con una permanenza eccessiva del detergente. Quando non si è sicuri dell’effetto, peraltro (pensiamo a chi non ha mai lavato una certa cuscineria) il consiglio è sempre quello di testare il detergente su un angolo nascosto del rivestimento. Ogni area va quindi detersa e risciacquata, fino ad avere completato la pulizia totale del cuscino: a questo punto si potrà dare una risciacquata generale e mettere ad asciugare.
Alcune note
Va detto che la pulizia delle cuscinerie della barca non è un intervento di restaurazione: chi non pulisce per un anno e più i rivestimenti esterni delle sedute non può aspettarsi di trovare i tessuti in perfetta forma, neanche dopo una pulizia attenta. Il consiglio è quindi quello di pulire le cuscinerie regolarmente, usando eventualmente un protettivo per tessuti nautici, come per esempio l’impermeabilizzante spray Rain Stop di Euromeci.