Puntura di riccio di mare: che cosa fare

Una puntura di riccio di mare non è un fatto particolarmente remoto. Anzi, per chi si avventura a nuoto verso dei fondali rocciosi, la presenza di ricci è tutt’altro che rara: lo sanno molto bene gli appassionati di snorkeling, come peraltro gli appassionati di pesca subacquea. I ricci di mare sono tra gli abitanti più diffusi di questa tipologia di fondali, ed è quindi consigliato prima di tutto fare attenzione a dove mettiamo i piedi – da questo punto di vista chi indossa una maschera da snorkeling ha ovviamente tutti i vantaggi del caso – e in secondo luogo a indossare delle scarpette da scoglio, così da proteggere la pianta dei piedi. Non sempre però si è preparati a dovere, e per questo ci si trova a dover curare una puntura di riccio di mare: vediamo cosa fare per ridurre al minimo dolore e conseguenze.

I ricci di mare delle nostre coste

Come anticipato, i ricci di mare sono molto comuni lungo le nostre coste. Si tratta di Echinodermi sferici, dotati di spine calcaree molto appuntite. Nel Mediterraneo ci sono diverse specie di ricci, dal colore nero, marrone o rossiccio. Si tratta di animali che per nessun motivo attaccano l’uomo: siamo piuttosto noi, inavvertitamente, a posare un piede o una mano su di loro, ricavando la puntura da parte dei loro aghi. Va sottolineato che all’infuori del Mediterraneo ci sono dei ricci che presentano degli aghi dotati di veleno, il quale può causare conseguenze gravi in caso di punture multiple. Le reazioni conseguenti alla puntura dei ricci del Mediterraneo sono molto meno tossiche e rischiose. È però necessario agire nel modo giusto per ridurre al minimo le conseguenze.

Puntura di riccio di mare: i sintomi

Iniziamo con il dire che non c’è bisogno di preoccuparsi eccessivamente per la puntura di riccio di mare. Prima di tutto, capiamo cosa succede nel momento in cui si inavvertitamente ci si “appoggia” su un riccio. I loro aculei sono molto fragili, e quindi si spezzano nel momento in cui penetrano nella pelle. Il dolore è immediato, dato per l’appunto dal penetrare dei pezzi di aculei. In poco tempo, lì dove ci sono le punture, si formano delle papule puntiformi. Il problema della puntura del riccio sta proprio nel fatto che gli aghi si spezzano in piccolissimi pezzetti, che non sempre permettono un’estrazione immediata dalla pelle. L’area punta, oltre a essere dolorante, tende quindi a gonfiarsi; se gli aghi non vengono rimossi in breve tempo, si andrà incontro a possibili eruzioni cutanee, accompagnate da prurito e, più raramente, da dolori muscolari e articolari. In alcuni casi, nei punti in cui si trovano le punture, si possono formare dei granulomi, lì dove la nostra pelle reagisce ai singoli corpi estranei (i pezzetti di aculeo) scatenando un processo infiammatorio.
Come si capisce, il dolore è il primo immediato sintomo; le conseguenze possono essere di per sé lievi o più gravi. L’importante è agire immediatamente per curare la puntura di riccio di mare: vediamo come fare.

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Lesioni aghi ricci di mare: come curarle

Cosa dobbiamo fare nel momento in cui sentiamo il dolore della puntura di un riccio di mare? Per prima cosa è necessario uscire dall’acqua, eventualmente chiedendo l’aiuto di qualcuno per evitare di pestare altri ricci. Una volta a terra è bene sciacquare abbondantemente la parte interessata, per poi disinfettarla il prima possibile. A questo punto si può procedere con l’asportazione dei frammenti di aculeo, usando una pinzetta: è importante farlo subito, per il semplice fatto che questi pezzi di aculeo tendono a migrare verso gli strati interni della pelle, peggiorando la situazione.
In certi casi l’asportazione degli aculei risulta particolarmente difficoltosa, o persino impossibile senza l’intervento di un professionista. In questi casi è bene rivolgersi a un medico, il quale valuterà il da farsi, prendendo eventualmente in considerazione delle micro-incisioni per asportare tutti i frammenti, in modo da evitare la formazione di granulomi. In taluni casi il dottore aggiungerà al trattamento anche la profilassi antitetanica; nel caso in cui nei giorni successivi ci siano i sintomi di un’infezione, il medico curante prescriverà inoltre una terapia antibiotica.

Nel caso in cui non sia necessario rivolgersi a un medico, può essere utile sapere che immergere il piede in acqua calda può aiutare ad alleviare il dolore. Un rimedio della nonna per eliminare i più piccoli e superficiali frammenti di ago di riccio di mare prevede degli impacchi di aceto, da effettuare anche tre o quattro volte al giorno, per dissolvere i frammenti di aculeo.

Come si può intuire, la puntura di riccio di mare non è una tragedia, ma va curata in modo attento, per ridurre il dolore e scongiurare degli strascichi molto fastidiosi. Il nostro consiglio? Usare sempre delle scarpette da mare quando si intende avventurarsi su fondali rocciosi o tra gli scogli!

 

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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