Salpa ancora: trattalo bene!

Un tempo non esistevano salpa ancora, né verricello elettrico per carrello barca di nessun tipo. Per salpare ancore arenate in profondità non si poteva dunque che affidarsi alla forza delle braccia e, per le imbarcazioni di dimensioni poco più che piccole, sulla coordinazione dei marinai. Si trattava di operazioni complesse, faticose e talvolta pericolose, sia per gli uomini che per le barche. Non serve certo sottolineare, infatti, che issare con la sola forza delle proprie braccia – e della propria schiena – delle pesantissime ancore Ammiragliato, con metri e metri di catene tutt’altro che leggere, poteva avere ripercussioni notevoli sul fisico dei marinai, soprattutto se la coordinazione del gruppo non era delle migliori, o se capitava a uno o più uomini di perdere improvvisamente la presa.

Nemmeno la barca, del resto, era del tutto al sicuro: una fortuita discesa libera dell’ancora in fase di recupero, infatti, poteva avere esiti funesti. Con il tempo sono quindi stati introdotti dei salpa ancora, e quindi dei verricelli dedicati proprio alla movimentazione dell’ancora. Dapprima questi sono stati installati solamente su navi e barche di dimensioni importanti, e poi hanno iniziato a essere stati installati di serie anche su barche di dimensioni più contenute – generalmente dai 7-8 metri in su. Al di sotto di quelle misure, solitamente, si ha a che fare con ancore e linee di ancoraggio piuttosto leggere, e quindi ancora passibili di recuperi  a base di olio di gomito e pazienza.

 

In linea di massima, si può affermare che il salpa ancora è un dispositivo molto utile, molto resistente, facile da usare e anche piuttosto semplice da installare. Se installato bene, usato seguendo le regole e manutenuto correttamente, il verricello può durare tanti anni senza manifestare mai alcun problema. In caso contrario, potrebbe trasformarsi in una bella gatta da pelare: molto meglio, quindi, imparare come gestire al meglio questo dispositivo nautico: ecco perché, in questo articolo, ti spiegheremo tutto quello che devi sapere sull’installazione, sull’uso e sulla manutenzione del salpa ancora. Buona lettura!

Quale salpa ancora per la tua barca

Abbiamo già dedicato un intero articolo del nostro blog ai consigli per scegliere il salpa ancora per la tua barca. Non torneremo dunque sull’argomento: in quel post abbiamo parlato delle proporzioni tra barca e verricello nautico, dei tipi di comandi da usare e via dicendo. È però meglio sottolineare anche in questo articolo che esistono, in linea generale, due tipologie diverse di salpa ancora. Il modello che va per la maggiore è quello dei salpa ancora verticali (e sul nostro e-commerce puoi trovarne di tantissimi tipologie tra i vari modelli Lewmar, Lofrans e Quick) e dei salpa ancora orizzontali (categoria per la quale abbiamo deciso di scegliere soprattutto dei verricelli Quick). Non si può dire quale dei due tipi è in assoluto il migliore – e non a caso gran parte dei produttori, come per l’appunto Quick, producono entrambi i modelli. Nella maggior parte dei casi, però si propende per il salpa ancora verticale, ovvero il modello che presenta l’asse di rotazione perpendicolare al ponte, e che dunque gira ai nostri piedi come una trottola.

Il vantaggio del salpa ancora verticale sta nel maggior numero di anelli della catena a contatto con il barbotin (il quale essendo disposto verticalmente può sfruttare un lavoro di 180 gradi) e l’ottima distribuzione delle sollecitazioni, nonché la facilità di movimento per la catena. Anche il salpa ancora orizzontale, va detto, ha i suoi vantaggi. Certo, lavorando a un angolo di 90° gradi il barbotin abbraccia meno catena, ma è anche vero che la struttura del verricello orizzontale è più robusta, essendo già di per sé più indicata per le barche più grandi – ovvero per le barche oltre i 30 metri.

Chiarito il fatto che esistono due tipologie piuttosto diverse di salpa ancora, ma che nel mondo delle imbarcazioni medio-piccole si preferisce solitamente il modello verticale, possiamo procedere con la nostra guida sulla gestione perfetta del verricello salpa ancora.

Come installare il salpa ancora in barca

Partiamo dal presupposto che tu abbia acquistato in salpa ancora verticale. Come fare per installarlo? Ebbene, non possiamo certo dire che installare un verricello salpa ancora sia semplice come bere un bicchiere d’acqua… ma, per una persona abituata ad affrontare i semplici processi di riparazione e di manutenzione della barca, non si tratta tutto sommato di un’operazione complessa.

Va anticipato che, ovviamente, ogni singolo salpa ancora presenta delle caratteristiche differenti: installare un salpa ancora verticale Lewmar, dunque, sarà diverso dall’installare a bordo un salpa ancora verticale Quick. Ciononostante, i passaggi principali sono sempre uguali. In linea di massima, infatti, avremmo una parte sopra la coperta, e quindi il verricello vero e proprio con il barbotin e l’eventuale campana di tonneggio, e una parte sotto la coperta, costituita dal motore.

Prima di tutto, è necessario accertarsi che la superficie che dovrà ospitare il verricello possa sopportare le trazioni innescate da questo strumento: spesso, per rinforzare delle superfici di vetroresina, si interviene quindi con degli appositi rinforzi. Bisogna poi individuare la posizione perfetta per installare il salpa ancora. Ovviamente questo va installato in modo che la catena possa cadere liberamente nel gavone, e questo requisito, di fatto, chiarisce già di per sé la distanza dalla prua alla quale il verricello va ‘piantato’.

Resta da chiarire il posizionamento del salpa ancora rispetto all’asse della barca. A essere centrale, infatti, non deve essere il salpa ancora, quanto invece il punto dell’ancora in uscita dal barbotin, così da avere una linea d’ancora alla prua perfettamente lineare. È necessario quindi assicurarsi che ci siano lo spazio necessario all’interno del gavone per raccogliere tuta la catena, e che questa non si impili tutta sotto il barbotin bloccando il meccanismo: si parla di un’altezza minima di 30 centimetri.

Una volta individuata la posizione perfetta in cui dovrà essere posizionato il salpa ancora, è possibile procedere tracciando i centri e i diametri dei fori da effettuare nella coperta, seguendo in questo caso le istruzioni del singolo verricello: in linea di massima si dovranno fare un foro per l’albero motore e un altro foro per la catena. Una volta approntato il tutto, prima di posizionare e di fissare la parte di coperta del salpa ancora è necessario ricordarsi di inserire le guarnizioni necessarie, per poi non dimenticare il sigillante lungo il perimetro del verricello.

A questo punto è possibile dedicarsi all’installazione del motore sotto coperta, la quale è ovviamente vincolata in buona parte dal lavoro fatto precedentemente. Di fatto, c’è solo un accorgimento, peraltro piuttosto banale, da prendere: il motore non deve esser posizionato lì dove cadrà la catena. Una volta fissato il motore alla coperta e quindi alla parte superiore, è possibile metterlo in funzione, inserendo la catena in questo sistema. Per farlo è necessario togliere la calotta e avvolgere la catena intorno al barbotin (nel verso giusto). A questo punto si può connettere il verricello all’impianto elettrico della barca, e verificare il funzionamento del salpa ancora appena installato.

Da non perdere:   Manutenzione preventiva della barca a vela: 10 consigli

Il comando del salpa ancora

Esistono diverse opzioni per quanto riguarda il comando del verricello salpa ancora. Si può infatti decidere per l’installazione di una pulsantiera fissa o per l’utilizzo di una pulsantiera da remoto. Nel caso della pulsantiera fissa è possibile optare per una pulsantiera stagna a pedale, ovvero per una coppia di pulsanti da installare sul ponte e da azionare con i piedi: un pulsante permetterà di recuperare catena, l’altro di calarla.

Un’altra soluzione, sempre fissa, è quella rappresentata dal comando da plancia per salpa ancora, che anziché essere posizionato al ponte viene installato sulla plancia: dotato di due pulsanti, permetterà di azionare il salpa ancora semplicemente spingendo il bottone corrispondente. Non esistono peraltro solo le soluzioni fisse; con il telecomando per salpancora è possibile muoversi, per avere la massima libertà anche durante questa operazione delicata. Esistono delle pulsantiere stagne multiuso dotate di cavo, come delle pulsantiere stagne senza fili, anch’esse multiuso, che si presentano come dei pratici radiocomandi.

E ora? Beh, ora bisogna imparare a usare il salpa ancora in modo corretto, nonché prendere nota dei lavori di manutenzione obbligatori per questo dispositivo.

uso corretto salpa ancora

Come si usa il salpa ancore in modo corretto e sicuro

Forse hai installato il salpa ancora sulla tua barca seguendo la nostra guida. O forse, invece, la tua barca era già fornita di verricello, e tu vuoi essere certo di usarlo nel moto corretto per farlo durare a lungo – e per non mettere a rischio la tua barca. Ebbene, l’utilizzo del verricello salpa ancora non è difficile; nonostante questo, ci sono alcuni errori ricorrenti che possono comprometterne la salute. Meglio, insomma, ripassare le buone regole per un utilizzo a regola d’arte.

Partiamo con la prima delle azione che, solitamente, ci si trova a dovere fare con un salpa ancora: parliamo ovviamente della calata dell’ancora. Questa può sicuramente approfittare della forza di gravità, e per questo motivo può essere fatta anche senza l’ausilio del motore, come succede in tutte le barche più piccole sprovviste di verricello. Per farlo, però, è necessario aprire la frizione, di modo che il barbotin non tenga bloccata la catena. Ma la calata a forza di gravità dell’ancora è davvero consigliabile? In linea di massima, assolutamente no.

Certo, si tratta di una manovra velocissima, utile in caso di emergenza. Ma in tutte le altre eventualità è molto meglio optare per una calata controllata dell’ancora, sfruttando quindi il motore. Come fare per usare correttamente il salpa ancora in questo caso? Prima di tutto vanno tolti gli eventuali dispositivi di bloccaggio della catena (da usare sempre), che permettono, durante la navigazione, di scaricare il peso dal verricello. A questo punto, dopo essersi accertati che la frizione del salpa ancora sia inserita, è possibile dare il via con l’apposito comando alla calata dell’ancora, fino a quando sarà necessario. Qui bisogna ricordarsi, ovviamente, di reinserire i bloccaggi alla catena.

Vista la calata dell’ancora, possiamo passare al ruolo fondamentale del verricello, ovvero il recupero dell’ancora. Per salpare l’ancora si procede di fatto con la stessa procedura usata durante la discesa, con alcuni accorgimenti in più. Si tratta, infatti, di un’operazione più ‘faticosa’ per il salpa ancora. Sarà quindi necessario ricordarsi di accendere il motore della barca per non andare a scaricare le batterie, per poi controllare la frizione, liberare la catena dagli eventuali blocca catena e azionare il recupero della linea di catena, tenendo premuto fino al momento in cui questa non sarà arrivata nella sua sede, sul musone di prua.  Non fa mai male, inoltre, innescare la marcia per ridurre significativamente lo sforzo del verricello. Anche qui, terminata l’operazione, inserire subito i bloccaggi, in modo da non dimenticarsene.

manutenzione salpa ancora

La manutenzione del salpa ancora

Abbiamo visto l’installazione e l’utilizzo del verricello. Ora possiamo dedicarci ai pochi ma importanti passaggi per la manutenzione del salpa ancora. È molto meglio ricordarsi sempre di curare questo dispositivo: nessuno infatti vorrebbe ritrovarsi con una barca di 12 o 16 metri con l’ancora sul fondale e il verricello non funzionante per scarsa manutenzione. In linea di massima, del resto, un salpa ancora utilizzato nel modo corretto e sottoposto a regolare manutenzione è praticamente eterno, e difficilmente può ‘tradire’ il diportista.

Per quanto riguarda l’uso quotidiano, la manutenzione del salpa ancora si limita al suo utilizzo prudente, nonché alla sua pulizia. Nel caso in cui si sia preso un po’ di mare, per esempio, una volta rientrati è sempre consigliabile dare una sciacquata con dell’acqua dolce al verricello. Altre volte, invece, è necessaria una pulizia più profonda e più attenta, seguita da un bel trattamento a base di grasso marino.

Nel caso di motore vecchi – solitamente oltre gli 8-10 anni – può invece essere necessario smontare totalmente il motore ossidato e togliere i residui dell’ossidatura aiutandosi con una apposita spazzola metallica, per poi eventualmente riverniciare (si potrebbe peraltro optare per lasciare il motore a vista ben ingrassato, a patto di ricordarsi di tornare periodicamente a re-ingrassare il tutto).

Cosa fare quanto il salpa ancora ti abbandona nel momento sbagliato

Esiste un momento in cui il salpa ancora può abbandonarci senza arrecarci disturbo? In linea teorica sì, in pratica assolutamente no: nel momento in cui si aziona il salpa ancora è infatti quello in cui lo vogliamo utilizzare. Il più frequente dei casi, nell’eventualità in cui questo verricello sia stato trattato male o controllato peggio, è quello di ritrovarsi con un salpa ancora che non ne vuole sapere di recuperare la catena dell’ancora. In alcuni casi non vi alcun segnale di vita: il problema, se così fosse, potrebbe però essere relativo all’impianto elettrico, e non al verricello. Altre volte ancora ci si potrebbe accorgere di aver stupidamente lasciato inserito i blocchi alla catena. E ancora, altre volte ancora il motore gira, ma il barbotin non riesce a recuperare la catena: in quel caso si potrebbe avere a che fare con un’anomala usura dei denti del barbotin.

Insomma, i fattori che possono portare al non funzionamento del salpa ancora sono davvero tanti. In alcuni casi è possibile provvedere al recupero dell’ancora usando l’apposita maniglia d’emergenza del barbotin, che viene spesso fornita con i modelli più piccoli, destinati quindi ad ancore ‘leggere’. Altre volte, invece, è necessario bypassare del tutto il salpa ancora. Molto meglio, quindi, portarsi perpendicolari all’ancora, per recuperare senza sforzi la maggior parte della catena possibile – avendo cura di fermare la parte recuperata con delle cimette, usando a questo scopo delle bitte. Nei casi più difficili, anziché recuperare la catena a mano, è possibile servirsi di un winch, legando la catena con una cima e recuperando pian piano una tratta per volta, avendo cura di assicurare sempre il tutto a una bitta.

Ma tranquillo: se userai correttamente il tuo salpa ancora e se farai una buona manutenzione, questi consigli d’emergenza non ti serviranno affatto!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Buon giorno. Desidero sapere se in un salpancora ad asse vertivale con campana la campana stessa e’ rimovibile cioe’ se la campana puo’ essere messa o tolta facilmente all’occorrenza.
    Grazie

    • Buongiorno Erasmo, grazie per averci scritto.
      In generale la campana di tonneggio può essere rimossa, ma va detto che in certi modelli l’operazione non è particolarmente agevole o veloce.

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