Strumento assolutamente indispensabile per la navigazione d’altura, la bussola per barca a vela è un vero e proprio must have: lo dice la legge e, ancora prima, lo dice il buon senso. Le bussole vengono usate da secoli dai naviganti di tutto il mondo: l’invenzione della bussola magnetica viene attribuita ai cinesi, i quali però non impiegarono immediatamente questa tecnologia per orientarsi in mezzo al mare, né sul terreno. No: dapprima, infatti, sfruttarono il magnetismo terrestre per degli spettacoli di magia, durante i quali delle frecce magnetizzate lanciate su una superficie piana e liscia finivano sempre, immancabilmente, per puntare verso settentrione. Solo intorno all’undicesimo secolo questo “trucco magico” venne introdotto nel mondo della navigazione, con delle bussole rudimentali portate sulle barche per meglio orientarsi in mare aperto.
Le prime bussole arrivarono in Occidente nel dodicesimo secolo, passando per gli Arabi e quindi per i navigatori amalfitani. In principio si trattava di strumenti di una semplicità disarmante, come quelle che si costruiscono alle scuole elementari per dimostrare l’esistenza del Nord Magnetico: un piccolo catino d’acqua, un pezzetto di legno e un chiodo magnetizzato. Con il passare dei secoli, insieme allo svilupparsi della navigazione d’altura e al crescere delle esigenze degli esploratori, si perfezionarono via via anche le bussole, per arrivare all’ampia gamma di dispositivi disponibili oggi per le barche da diporto e per le navi. In effetti è sufficiente sfogliare le pagine del nostro e-commerce dedicate alle bussole nautiche per rendersi conto che esistono tantissimi tipi diversi di dispositivi. La stessa marca Plastimo, leader del settore, presenta del resto bussole per tutti i tipi di barca e per tutte le esigenze. Ecco quindi che in questo articolo andremo a vedere il funzionamento e le tipologie delle bussole per la navigazione, andando a sottolineare i vantaggi dei vari dispositivi.
Ecco gli argomenti principali relativi a Come scegliere la bussola per barca: Plastimo e non solo.
Bussole per Barca a Vela e Barca a Motore
In linea di massima, quando ci si trova ad acquistare dei dispositivi per la navigazione, si incontrano poche o nulle differenze tra le esigenze di chi usa una barca a motore o una barca a vela: dotazioni di sicurezza, parabordi, ancore, ecoscandaglio, tendenzialmente ciò che va bene per la barca a vela va bene anche per la barca a motore, e viceversa. Non è così, invece, per quanto riguarda le bussole. Questo perché le bussole sono dei dispositivi piuttosto delicati, che dipendono parecchio dal contesto in cui vengono utilizzate. La bussola per la barca a motore, per esempio, deve essere in grado di sopportare vibrazioni importanti, mentre quella da montare su una barca a vela avrà ovviamente a che fare con sbandamenti non trascurabili. Meglio tenerne conto nella scelta delle bussole più adatte!
Tipi di bussole: la bussola magnetica Plastimo per barca a vela
La bussola per antonomasia è magnetica. Come vedremo tra poco, esistono anche delle bussole elettroniche, eppure, per diversi fattori che vedremo qui e più avanti, il possesso di una bussola magnetica è obbligatorio per tutti i diportisti che navigano oltre le 6 miglia dalla costa. Si tratta di uno strumento semplice, modesto, ma proprio per queste sue caratteristiche basilari è insostituibile: si pensi che le navi oltre le 500 tonnellate devono averne a bordo non almeno una, ma almeno due!
Dunque, il meccanismo è semplice: attratto dal magnetismo terrestre, l’ago della bussola, dopo qualche eventuale esitazione dovuta al movimento della barca, finirà sempre e comunque per indicare il Nord. Il suo funzionamento non dipende dall’essere collegata a una rete elettrica, né dalla carica delle batterie: si tratta di un dispositivo assolutamente autonomo, e proprio a questo si deve la sua affidabilità e la sua versatilità. Come è noto, quello indicato dall’ago della bussola magnetica non è il Nord vero e proprio: quello indicato è infatti il Polo Nord Magnetico, che non corrisponde esattamente con il Polo Nord Geografico.
Questo punto – che si trova per l’appunto dalle parti del Polo Nord – è il ‘luogo’ in cui le linee di flusso del campo elettromagnetico sono perpendicolari al suolo. Il valore di scostamento tra il nord geografico e il nord magnetico indicato dalla bussola viene chiamato ‘declinazione magnetica’. Un’altra difficoltà – anche questa nota e del resto facilmente risolvibile – deriva dal fatto che la declinazione magnetica non è un valore fisso. Un navigante che si muoveva nell’Oceano Indiano nel 1800 non poteva contare sulla stessa declinazione magnetica di un velista che affronta in solitaria l’Oceano Pacifico al giorno d’oggi. La declinazione magnetica è infatti un valore che muta in base al luogo e al tempo. Ma non bisogna ovviamente disperare: come ogni diportista sa molto bene – o almeno, come dovrebbero sapere tutte le persone in possesso di patente nautica – la declinazione magnetica viene riportata su tutte le carte nautiche, in modo da poter ricavare sempre e comunque in modo piuttosto veloce il nord vero e proprio. Per fare un esempio: la declinazione magnetica di Roma, ovvero il valore dell’angolo sul piano orizzontale corrispondente al rispettivo meridiano, era di 2° 37′ 20″ nel 2014, destinata a diminuire di 6′ 30” ogni anno. Le carte nautiche, fornendo anche la variazione annua, possono essere usate anche negli anni successivi.
Non esiste però solamente al declinazione magnetica. A influire sul funzionamento effettivo della bussola subentra infatti anche la ‘deviazione magnetica’, ovvero il risultante dei disturbi magnetici effettuati dalle apparecchiature elettroniche ed elettriche di bordo, nonché ovviamente dai metalli presenti sulla barca. Tutto questo, infatti, finisce per influenzare in modo sensibile il campo magnetico intorno alla bussola, andando a ‘inquinare il risultato’. Ne deriva, quindi, che a essere precisi quello segnato dalla bussola nautica magnetica non è Nord Geografico, ma nemmeno il Nord Magnetico: si tratta in realtà del Nord bussola, risultante dalla declinazione magnetica e dalla deviazione magnetica. Per andare a correggere il più possibile questi errori si lavora con la compensazione magnetica, andando quindi a effettuare del giri di bussola per calcolare l’effettiva deviazione, per poi andare ad applicare dei piccoli magneti in posizione mirate, in modo da compensare il tutto e avere un Nord più esatto al quale puntare.
Tipi di bussole: la bussola elettronica per barca a vela
Accanto alle classiche bussole magnetiche si sono presentate, negli ultimi anni, le bussole elettroniche. Di che cosa si tratta? Ebbene, si tratta di dispositivi che possono certamente aiutare la navigazione, i quali possono eventualmente essere connessi con i GPS nautici. Non bisogna mai scordare, però che si tratta di bussole che necessitano dell’alimentazione elettrica e che quindi, in caso di avaria, potrebbero diventare del tutto inutili. Sono sempre da affiancare quindi – come minimo – a delle bussole magnetiche di riserva. Ma come funzionano queste bussole elettroniche? In primo luogo, bisogna sottolineare il fatto che questi dispositivi permettono di posizionare in punti diversi il sensore e l’indicatore, i quali nelle classiche bussole magnetiche non possono che essere uniti. Qui, invece, è possibile installare l’indicatore – ovvero lo schermo – in un punto ben visibile e confortevole per il pilota, e nello stesso tempo installare il sensore in un punto della barca protetto da eventuali influenze magnetiche.
Va inoltre detto che, se per calcolare la deviazione magnetica delle bussole nautiche è necessario effettuare i giri di bussola, fare dei calcoli e posizionare i magneti sull’imbarcazione, nel caso delle bussole elettroniche è sufficiente accedere alle impostazioni e far girare su sé stessa la barca, in modo da accedere alla funzione di autocompensazione.
Tipi di bussole Plastimo per barca a vela e tipo di montaggio
Le bussole nautiche non differiscono tra loro unicamente per quanto riguarda la presenza o l’assenza di elementi elettronici. Si parla di bussole diverse anche a proposito del tipo di montaggio. Rientra in gioco, in questo caso, anche il discorso che abbiamo fatto a inizio articolo per quanto riguarda le differenze tra barca a motore e barca a vela.
Ci sono, per esempio, le semplici bussole a cruscotto e incassate, che sono la soluzione ideale per tutte quelle barche a motore che hanno uno cruscotto con uno spazio piuttosto limitato. Per quanto riguarda le barche a vela, invece, si opta spesso per le bussole con installazione a paratia, così da ottimizzare lo spazio e la visione per lo skipper, nonché per evitare interferenze con le cime. Tornando alle barche a motore, poi, non è raro nemmeno trovare delle bussole con installazione a staffa, che possono essere montate sia su superficie verticali che su superfici orizzontali, e permettono di mantenere sempre l’angolo ideale per la visualizzazione. Nella maggior parte dei casi, queste bussole possono essere agganciate e sganciate con pochi semplici gesti, così da metterle al sicuro nel momento in cui si lascia la barca in banchina. E ancora, non si possono dimenticare la bussole a chiesuola, installate su una base cilindrica dalle quali possono essere – quasi sempre – rimosse facilmente e messe al sicuro. Come molti velisti certamente avranno notato, inoltre, per le barche a vela si usa talvolta l’installazione delle bussole direttamente sulla ruota del timone o sull’albero.
Tipi di bussole: la bussola di rilevamento per la tua barca a vela
Diversa dalle bussole che abbiamo visto finora, e spesso trascurata a partire dall’introduzione dei dispositivi GPS, è la bussola di rilevamento. Qual è la sua funzione? È subito detto: questo dispositivo portatile è utile per capire il posizionamento della barca. Il meccanismo non è dei più complessi. Si tratta di puntare la bussola di rilevamento a un punto specifico della costa, leggere lo scarto di gradi e quindi, servendosi della carta nautica, calcolare la propria posizione reale. Si tratta di uno strumento ormai sconosciuto ai più – soprattutto tra le nuove leve nautiche – ma che, in determinate situazioni (anche qui, nel momento in cui non si può contare sull’alimentazione elettrica del GPS) può essere utilissimo, anzi, provvidenziale.
Bussola per barca dotata di rosa piatta e conica: vantaggi e svantaggi
La bussola magnetica si mostra ai nostri occhi con la rosa, ovvero con una scala graduata che indica in modo chiaro i gradi. A cambiare sono i colori, le dimensioni e via dicendo. Un fattore da prendere seriamente in considerazione è però l’angolo di lettura consentito dalla rosa di ogni singola bussola. Proprio così: è possibile per esempio avere a che fare con una bussola dotata di rosa piatta, pensata per essere letta dall’alto. Si tratta per l’appunto di una base circolare che riempie l’intera calotta visibile della bussola, con il liquido soprastante che agisce come una lente d’ingrandimento. Essendo piatta, però, questa rosa non risulta leggibile in posizione frontale. Se è questa la modalità di lettura che si va cercando è d’obbligo orientarsi verso delle bussole con rosa conica, che, proprio per la particolare inclinazione della rosa, permettono di essere lette sia da un lato che dall’alto.
Alcuni esempi di bussole Plastimo per Barche a Vela e a motore
Quelli di Plastimo amano definirsi i ‘gioiellieri delle bussole. Plastimo è infatti leader del settore da oltre 40 anni, e per mantenersi tale offre una gamma di oltre 400 tipi di bussole nautiche Plastimo: bussola nautica da incasso su piano orizzontale, a incasso su piano verticali o inclinati, da staffa, per la colonna della ruota del timone, per l’albero, amovibili, da movimento… difficile non trovare la propria bussola tra le tante proposte Plastimo, ed è per questo motivo che nel nostro e-commerce lasciamo parecchio spazio a questo brand nella categoria dedicata alla bussole fisse e amovibili.
Bussola Plastimo Offshore 105 da incasso: tra le più vendute delle bussole Plastimo, è pensata per le barche a motore di lunghezza compresa tra 5 e 9 metri. Graduata ogni 5 gradi, può essere montata su staffa. Per resistere alle vibrazioni tipiche delle barche a motore è provvista di ammortizzatori per l’equipaggio magnetico.
Bussola Plastimo Offshore 135 da incasso: stessa serie della precedente, pensata però per barche a motore di dimensioni maggiori, superiori ai 10 metri. Graduata anche in questo caso ogni 5 gradi, può essere montata su staffa o su piano orizzontale. Presenta un’ottima resistenza alle vibrazioni come agli urti, grazie a un equipaggio magnetico montato su ammotizzatori. Insomma, un gioiellino.
Bussola Contest 101 Plastimo: impermeabile, illuminata, con doppia lettura (lato pozzetto e lato cabina), antifurto, con agevole accesso alla tavola di compensazione. Pensata per le barche a vela dai 9 metri in su, può essere montata su qualsiasi paratia.
Bussola Mini Contest Plastimo: la più piccola della gamma, pensata per barche a vela con dimensioni inferiori ai 9 metri. Pensata per essere integrata con i pozzetti di ultima generazione, e quindi con un design moderno, presenta una lettura facilitata grazie alla rosa conica.
Bussola Olympic Open Plastimo: per barche a vela o a motore con dimensioni superiori a 9 metri, con calotta di protezione retrattile in tre parti scorrevoli, nonché con illuminazione di serie Led. Anche in questo caso abbiamo la gradazione ogni 5 gradi.
Bussola Olympic Tattica Plastimo: rosa piatta – incurvata per una lettura eccellente, pensata per imbarcazioni a vela.
Bussola da rilevamento Iris 100 Plastimo: ecco una bussola di rilevamento multiposizionale. Presenta una rosa tattica conica a doppia lettura e viene venduta con staffa e viti per il montaggio (può essere montata ovunque, in piano, in verticale o di rovescio). Con collarino antiurti.
Sul nostro e-commerce di accessori nautica sono inoltre disponibili tutti gli accessori necessari per il montaggio o per la manutenzione delle bussole nautiche Plastimo: staffe, calotte, chiesuole e via dicendo.