Scegliere il serbatoio d’acqua dolce per la barca

Oggi vedremo come scegliere il serbatoio d’acqua dolce per la barca. In passato abbiamo già dedicato un pezzo alla gestione dell’acqua dolce a bordo; oggi ci concentreremo solo e unicamente sul serbatoio per l’acqua potabile, per vedere come scegliere quello più adatto per la propria barca, come posizionarlo al meglio e come igienizzarlo nel tempo. Certo, il solo fatto di andare per mare deve insegnarci a gestire al meglio le risorse a disposizione, senza più sprecare energia, spazio e ovviamente acqua. A nessuno, però, piace ritrovarsi senza nulla da bere nel momento sbagliato, e nemmeno ritrovarsi a dover bere dell’acqua maleodorante è una prospettiva affascinante. Vediamo quindi come scegliere il serbatoio d’acqua dolce per la barca senza fare errori.

 

Scegliere il serbatoio d’acqua dolce per la barca: quanti litri?

La prima grande domanda è ovviamente riferita alla capacità del serbatoio d’acqua dolce per la barca da scegliere. Quanti litri dovrebbe contenere? Nel nostro e-commerce di accessori nautica è possibile acquistare serbatoi per l’acqua dolce da poche decine di litri fino ad arrivare a modelli da 200, da 300 o persino da 600 litri. Il problema non è quindi trovare un serbatoio sufficientemente capiente; il problema è piuttosto capire qual è il proprio effettivo fabbisogno di acqua dolce a bordo. Come calcolarlo?

Ovviamente tutto dipende da qual è l’utilizzo dell’impianto idrico della barca. Chi sa gestire bene una risorsa preziosa come l’acqua sa anche che il fabbisogno di una persona può essere di circa 5 litri al giorno (2/3 per l’idratazione, 1 per l’igiene personale, 1 per cucinare): a partire da questo calcolo, al numero di passeggeri a bordo e al numero di giorni a largo è possibile scegliere il serbatoio d’acqua dolce per la barca della capacità giusta.

Meglio un serbatoio per barca rigido o flessibile?

Basta dare un’occhiata veloce al nostro negozio online per capire che le tipologie di serbatoi acqua potabile in barca sono essenzialmente due: rigidi e flessibili. Il vantaggio di questi ultimi è quello di adattarsi a qualsiasi posizionamento in barca, per infilarsi dove nessun modello rigido potrebbe entrare; non è da trascurare poi il beneficio di avere un ingombro quasi nullo quando sono vuoti. I serbatoi rigidi, da parte loro, sono più resistenti, seppur più ingombranti e più costosi. Ma non è tutto qui: i serbatoi per l’acqua potabile davvero capienti sono sempre rigidi, in polietilene, in vetroresina o persino in acciaio inossidabile.

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Ovviamente all’interno di queste due tipologie esistono prodotti anche molto diversi: si pensi alla differenza che può correre tra un serbatoio in materiale plastico monostampo e un modello saldato, il quale può ovviamente essere maggiormente disposto a delle perdite.

 

Il vantaggio del controllo

C’è un altro vantaggio da riconoscere ai modelli di serbatoio per acqua potabile rigidi rispetto ai modelli flessibili. Il contenitore rigido infatti permette al diportista di controllare in modo facile e preciso il livello di acqua presente nell’unità di stoccaggio. I modelli rigidi, inoltre, presentano nella maggior parte dei casi anche un’apertura appositamente pensata per l’ispezione, per controllare quindi che all’interno del contenitore sia tutto in ordine (vedremo alla fine del pezzo come igienizzare un serbatoio).

Come posizionare il serbatoio per l’acqua dolce a bordo

Oltre a scegliere il serbatoio d’acqua dolce per la barca, spesso è difficile anche decidere dove e come posizionare questo contenitore a bordo. Bisogna tenere in considerazione l’ingombro, le esigenze dell’impianto idrico nel suo complesso, la sicurezza, nonché ovviamente la distribuzione dei pesi a bordo. Posizionare nel luogo sbagliato un serbatoio per l’acqua potabile da 100 o da 200 litri può ovviamente compromettere l’equilibrio della barca. Deve poi essere possibile fissare in modo sicuro il serbatoio, per evitare pericolosi movimenti; in certi casi potrebbe inoltre essere utile prevedere di “rivestire” il luogo destinato a ospitare il contenitore, per isolarlo sia a livello di temperatura, sia a livello acustico (lo sciabordio dell’acqua all’interno dei serbatoio medio-grandi può essere fastidioso, soprattutto se nei pressi delle cuccette).

Igienizzare il serbatoio per l’acqua potabile in barca

Non basta che a bordo ci sia dell’acqua dolce. È necessario che quell’acqua sia effettivamente potabile, e che dunque sia salubre, senza odori strani o sapori non invitanti. Nel caso di cattivo odore si potrebbe decidere di aggiungere alcune gocce di disinfettante apposito all’acqua stoccata, seguendo in modo attento le istruzioni del produttore. In caso di prolungarsi dei cattivi odori sarebbe poi bene sottoporre il serbatoio stesso – come del resto le tubature dell’impianto idraulico – a una buona pulizia, usando degli appositi igienizzanti.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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