Sci nautico: guida per principianti per imparare a cavalcare le onde

Oggi torniamo a parlare di una disciplina sportiva sinonimo incondizionato di divertimento, adrenalina e volontà di mettersi in gioco, ovvero lo sci nautico

Osservare un praticante di questa disciplina è affascinante e fa spesso venire voglia di cimentarsi a propria volta nell’attività, anche se i neofiti potrebbero essere scoraggiati dalle difficoltà e non sapere dove cominciare, un po’ come accade anche con il wakeboard. Niente paura però!

Questo articolo è qui proprio per fornire ai principianti un utile compendio di consigli e idee per cominciare a sciare al meglio sulle onde e sull’ attrezzatura di cui equipaggiarsi.

Accendete i motori, calzate gli sci e iniziamo!

Sci nautico per principianti: la premessa

La prima cosa da fare per uscire a praticare questa adrenalinica disciplina è preparare la barca per lo sci nautico, argomento che abbiamo già trattato nell’articolo collegato all’ipertesto. Completato questo processo preliminare, possiamo finalmente addentrarci nel vivo della questione.

Lo sci acquatico, manco a dirlo, consiste nel farsi trainare da un’imbarcazione a motore con una corda con particolari caratteristiche e scivolare sulla superficie delle onde con uno o due sci d’acqua ai piedi a seconda del livello di esperienza del praticante (quello singolo verrà solitamente usato solo da uno sciatore esperto).

Per cimentarsi in questa attività, si ritiene che gli sci d’acqua in fibra di vetro siano i migliori a disposizione sul mercato. Anche in questo caso, comunque, l’esperienza gioca un ruolo fondamentale: un principiante, infatti, dovrebbe ricercare maggiormente degli sci più lunghi per avere maggiore stabilità e poter curvare meglio sull’acqua grazie al fondo piatto.

Ovviamente, la sicurezza non può mai essere messa in secondo piano quando si praticano sport acquatici da traino e non, men che meno durante la pratica dello sci nautico: giubbotto di salvataggio e muta imbottita sulla zona delle costole per evitare le eventuali conseguenze di impatti con l’acqua ad alte velocità sono fondamentali.

Fatta questa premessa generale, vediamo qualche consiglio che può tornare utile a chi decida di praticare lo sci nautico per la prima volta.

Consigli per praticare lo sci acquatico come principianti 

Arrivati a questo punto, vediamo qualche regola di buon senso che può essere d’aiuto agli inesperti indipendentemente dal tipo di sci nautico utilizzato. 

Attenzione all’acqua

Sembra scontato, ma non bisogna mai dimenticarsi che sfrecciare trainati da una barca a decine di chilometri orari non è una buona idea in specchi d’acqua molto affollati. Occorre quindi sempre seguire i percorsi appositamente designati, ma soprattutto sincerarsi della profondità dell’acqua. Partire in zone di acqua profonda, infatti, da la possibilità di essere più fluidi nella guida e nella partenza stessa, evitando l’effetto “colpo di frusta”. Naturalmente, occorre mantenere le ginocchia leggermente piegate e i muscoli più morbidi possibili a tal scopo, evitando di porsi in maniera contratta. Una buona idea all’inizio è di esercitarsi semplicemente a farsi tirare dalla barca e raggiungere la posizione eretta con la corretta transizione.

Da non perdere:   Guida completa alle parti del motore barca

La postura e la presa

Quando si pratica lo sci d’acqua, la postura costituisce quasi il 51% del successo! Si deve necessariamente mantenere lo sguardo in avanti, con petto verso l’alto e schiena il più dritta possibile. Non bisogna spingersi troppo in avanti o all’indietro per evitare di cadere. E’ una di quelle cose più facili a dirsi che a farsi, ma a forza di praticare svilupperete una specie di naturale sesto senso per l’equilibrio giusto sugli sci acquatici, un po’ come accade dopo qualche tentativo su una tavola da surf. 

Anche la presa sul terminale della speciale corda da sci nautico ha grandissima importanza. Nel caso in cui fosse troppo stretta, infatti, si rischierebbe di affaticare troppo i muscoli di braccia e avambracci, riducendo notevolmente il tempo della sessione. Cercate di rimanere il più possibile rilassati.

Durante il traino 

Mentre la barca accelera e la velocità cresce, occorre sempre mantenere le ginocchia leggermente piegate e assumere una posizione quasi da seduti (sempre con la schiena dritta!) a dispetto del paio di sci che abbiamo ai piedi. Raggiunta confidenza con l’equilibrio durante la corsa, occorrerà prestare attenzione al mantenersi all’interno della scia dell’imbarcazione seguendone il lato per evitare di essere sbalzati via al momento della virata. Per fermarsi, è sufficiente abbassarsi con lentezza fino a sedersi sugli sci e mollare la presa sulla corda. La decelerazione dovrebbe avvenire in modo graduale e senza scossoni.

Affinare da subito le manovre

Tanto più si suda all’inizio, quanto più si guadagna nel tempo. Una volta padroneggiate le basi e acquisita dimestichezza con l’equilibrio e la presa, non bisogna temere di mettersi subito alla prova con le manovre. Stringere le curve intorno a una boa, procedere facendo slalom tra i galleggianti e provare ogni tanto qualche salto sono tutte azioni che, sebbene all’apparenza difficili, possono essere migliorate solo con la pratica. Non scordiamoci la sicurezza, ma mettiamoci alla prova con coraggio: l’intraprendenza e la costanza verranno senza dubbio premiate!

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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