I sistemi di allarme per barca a cui non rinunciare

Tenere la propria barca al sicuro è una preoccupazione che, ovviamente, accomuna tutti i diportisti. Certo, gli investimenti che si fanno nel diporto sono i più diversi: c’è chi con poche migliaia di euro acquista la piccola barca a motore per pescare e per divertenti mezze giornate con amici o partner, e c’è chi investe importanti capitali nell’acquisto di grandi barche a vela o di yacht. In tutti i casi, di un investimento si parla, e quindi di qualcosa che va protetto, perlomeno in misura proporzionale ai costi affrontati. Nonché, ovviamente, all’affetto per la barca, difficile da tradurre in denaro.
Ecco che allora l’impegno dei diportisti si concentra sull’effettuare manovre d’ormeggio attente per non fare danni, sulla disposizione perfetta delle cime e dei parabordo, sulla pulizia e sulla manutenzione frequente della barca, sulla scelta del luogo perfetto di rimessaggio invernale, e via dicendo. A tutto questo si somma poi la scelta della più idonea assicurazione per barca, per il semplice fatto che i rischi vanno ridotti, ma anche coperti. Per fortuna anche la tecnologia è della nostra parte: esistono infatti alcuni sistemi di allarme per barca che permettono di ridurre in modo considerevole i possibili danni che si potrebbero subire. Vediamo quali sono i principali!

Sistemi di allarme per barca: i rilevatori di gas

Il primo tra i sistemi di allarme per barca che vale davvero la pena prendere in considerazione per la propria imbarcazione è il rilevatore di gas. I motivi principali sono due: si tratta di un dispositivo che può salvare delle vite, nonché ovviamente la barca; si tratta un dispositivo che, nel caso dei modelli più semplici, costa veramente poco. Non è un caso se i rilevatori di gas e di monossido di carbonio sono via via sempre più diffusi anche nelle nostre abitazioni, per evitare le tragedie domestiche provocate da fughe di gas. I fornelli, il riscaldamento, il serbatoio del motore: le fughe di gas in barca possono essere di varia natura, in diversi luoghi. Il problema è che spesso le fughe di gas passano del tutto inosservate, per ritrovarsi magari con una sentina piena di gas e con una barca pronta a esplodere. In situazioni di questo tipo basterebbe avviare un dispositivo elettrico per dare il via a incidenti estremamente gravi. Ecco che allora i rilevatori di gas per barca diventano altamente preziosi. Alcuni modelli sono estremamente semplici, emettendo un allarme sonoro all’avvertimento di gas; altri sono previsti da più sensori da disporre in luoghi differenti, e altri ancora presentano delle apposite valvole che, una volta emesso l’allarme, chiudono automaticamente il gas.

L’allarme per la pompa di sentina

Come è stato detto, i rilevatori di gas sono dispositivi comuni anche all’interno delle nostre case. Lo strumento che vedremo adesso invece è pensato unicamente per le barche, per il semplice fatto che le nostre case non corrono il rischio di allagarsi o di affondare. Parliamo ovviamente dell’allarme per la pompa di sentina, o meglio, di quei dispositivi da collegare alla pompa di sentina per permettere a quest’ultima di azionarsi automaticamente in caso di presenza di acqua. L’investimento è di fatto talmente ridotto che, se la propria pompa di sentina non è già dotata di un meccanismo di azionamento automatico, comprare un sensore di questo tipo è praticamente obbligatorio!
Come sappiamo la sentina è il luogo più nascosto della barca, e non è possibile tenerlo sempre d’occhio. Si tratta di un buco nero di cui abbiamo poche notizie, il quale però va tenuto ben asciutto. Passascafi o linee d’asse malmessi, prese a mare difettose, tubi di scarico bassi, fascette non fissate, zavorre da sigillare: possono essere tantissimi i fattori che portano all’allagamento della sentina, e a avere a bordo un dispositivo che entra in azione automaticamente è assolutamente prezioso.

Il localizzatore GPS

L’incendio, l’affondamento, lo scontro. Ma non è tutto qui: una barca può essere messa in serio pericolo anche da un’altra minaccia, ovvero dal furto. Pensiamo all’ipotesi di recarsi all’ormeggio dove si è lasciata la propria imbarcazione e, molto semplicemente, di non trovarla più. Cosa si può fare in quel momento? Certo, è doveroso sporgere denuncia per furto, ma le probabilità di trovare la propria barca in questi casi non sono poi moltissime. Ecco che allora la prima cosa da fare è quella di cercare ormeggi sicuri, così da evitare non solo il furto della barca, ma anche il furto di tender o di motori fuoribordo. La seconda cosa da fare è quella di acquistare degli appositi sistemi di allarme per barca, ovvero dei localizzatori GPS in grado di segnalare al proprietario il movimento e la posizione della barca. Va detto che acquistando e installando un buon localizzatore GPS per barche è possibile, tra le altre cose, ottenere importanti sconti sulla polizza furto dell’assicurazione, fino al 50%.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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