Come si gestisce il sorpasso in barca? Scriviamo questo articolo relativo alle norme della nautica pensando a chi si trova alle prime armi con la navigazione, o magari per quei diportisti che si troveranno a dover navigare lungo dei canali o delle lagune trafficate dopo anni passati, semplicemente, a navigare in mezzo ad acque ampie e del tutto tranquille. Tutti siamo abituati a compiere la manovra di sorpasso in automobile, una manovra semplice perché regolata con norme chiare e cristalline, per ogni singolo passaggio. In auto il sorpasso avviene sempre e solo a sinistra (il sorpasso a destra è consentito solo quando si avanza a colonne) e sempre e solo dopo l’apposita segnalazione con le frecce. Il sorpasso in auto è consentito solo quando il conducente che precede non ha già segnalato di voler a sua volta compiere una manovra, come per esempio una deviazione a sinistra o un sorpasso. E ancora, è possibile sorpassare solo quando vi è sufficiente spazio, quando non ci sono righe continue, e quando la manovra non crea nessun pericolo, né per sé stessi, né per il veicolo sorpassato, né ovviamente per gli altri utenti della strada.
Ecco, quando si parla del sorpasso in barca alcune regole sono simili, altre sono del tutto differenti: facciamo un veloce ripasso di quanto in molti hanno già studiato per l‘esame della patente nautica!
- Le regole generali del sorpasso in barca
- I segnali con il clacson per sorpassare in barca
- Catch up e regole RIPAM sulle precedenze
Le regole generali del sorpasso in barca
Partiamo con le regole generali, quelle che sono in buona parte intuibili attraverso il semplice uso del buon senso. L’obiettivo, in ogni caso, è garantire la sicurezza massima in ogni momento della manovra di sorpasso. E per garantire questa alta soglia di sicurezza, la regola principale è quella che insegna che la barca raggiungente – ovvero la barca che arriva dalle retrovie e che intende effettuare il sorpassa – deve stare attenta a ogni movimento della barca che dovrà essere sorpassata. Quest’ultima, da parte sua, non ha nessun reale obbligo nei confronti delle barca raggiungente, perlomeno fino al momento in cui la manovra di sorpasso è già di fatto iniziato, ovvero fino a quando la barca raggiungente non arriva al traverso di poppa.
Si capisce, quindi, che è la barca raggiungente a doversi preoccupare di imbastire la manovra di sorpasso in modo sicuro: la barca che viene sorpassata dovrà piuttosto agevolare la manovra stessa nel momento in cui verrà intrapresa, riducendo eventualmente la velocità e facendo posto per il passaggio dell’altra barca (esigenza che potrebbe essere necessaria lungo dei canali non particolarmente larghi). Per quanto riguarda il lato del sorpasso in barca, è possibile effettuare la manovra sia a babordo che a tribordo; la consuetudine vuole che, in caso di canali stretti, il sorpasso avvenga a babordo.
I segnali con il clacson per sorpassare in barca
Esistono dei segnali acustici che la barca raggiungente dovrebbe effettuare per rendere la manovra di sorpasso in barca più sicura. Si tratta di una norma di navigazione da conoscere, pur sapendo anche, però, che nella maggior parte dei casi, soprattutto lì dove c’è spazio in abbondanza, i sorpassi vengono effettuati senza l’utilizzo del clacson o di altri segnalatori acustici per barca.
Di fatto il segnale acustico ha il compito di avvisare la barca che precede, e che sta quindi davanti, che sta per essere effettuato un sorpasso. Di più: la barca raggiungente con il clacson può anche andare a comunicare alla barca da che parte verrà effettuata la manovra, così che quest’ultima potrà persino pensare, là dove necessario, di farsi leggermente da parte per favorire il sorpasso.
La regola dice che la barca che intende sorpassare a dritta è tenuta a fare due suoni lunghi seguiti da uno breve; la barca che intende sorpassare a sinistra è tenuta invece a fare due suoni lunghi seguiti da due suoni brevi.
Non è tutto qui. Va infatti sottolineato che la barca che precede può anche rispondere in caso di necessità usando il proprio clacson. Nel caso in cui il sorpasso sia possibile solamente a babordo emetterà un suono breve; se invece la manovra risulti fattibile solamente a tribordo, emetterà due suoni brevi. E se invece la barca che precede, avendo maggiore visibilità, dovesse decidere che il sorpasso in quel punto non è possibile né da una parte né dall’altra? In quel caso dovrà avvisare del divieto con cinque brevi segnali acustici.
Una volta effettuati ed eventualmente ascoltati i segnali acustici, la barca raggiungente potrà iniziare laddove possibile la manovra di sorpasso, avendo l’attenzione di tenersi a distanza di sicurezza dalla barca raggiunta. Ma attenzione: cosa dovrebbe fare la barca raggiunta che intende effettuare una svolta a babordo quando una barca raggiungente intende sorpassarla dalla medesima parte? A fare luce è la regola 13 del RIPAM.
Catch up e regole RIPAM sulle precedenze
La regola 13 del RIPAM ci dice che “qualsiasi nave che sorpassa un’altra nave deve deviare dalla rotta di quest’ultima”. Sempre il RIPAM ci dice che una barca deve considerarsi in sorpasso nel momento in cui si trova nel settore di 22,5 gradi a poppa del fascio della nave sorpassata. Di fatto la precedenza spetta alla barca raggiunta fino a quando la barca raggiungente non si troverà a prua della barca sorpassata.