Le nostre barche diventano sempre più elettroniche, per garantire una navigazione sempre più efficace e sempre più sicura. Possiamo contare su radio VHF sempre pronte per comunicazioni importanti e di emergenza, su ecoscandagli dedicati alla rappresentazione fedele dei fondali, dispositivi per la cartografia nautica elettronica, GPS portatili per non perdere mai la rotta, antenne satellitari, display di navigazione di tutte le taglie e via dicendo. Certo, si può essere tentati di pensare che potrebbe essere bello anche guidare senza device elettronici, ma è allo stesso tempo vero che tutti questi strumenti sono pensati per essere usati quando necessario: la radio VHF va tenuta in pace sul canale 16, l’ecoscandaglio va usato in fase di pesca o quando il fondale può rivelare sorprese, i display di navigazione vanno accesi quando si ha davvero qualcosa da consultare, e via dicendo. Insomma, i dispositivi elettronici per barca sono non vietano a nessuno una navigazione più naturale, tradizionale e istintiva. Di certo però ci sono occasioni in qui la presenza di dispositivi elettronici a bordo può fare una grande, enorme differenza: è il caso delle termocamere per barca. Cosa è, come funziona e a che cosa serve una termocamera per barca?
- Termocamera per barca: cosa è e a cosa serve
- Anche di giorno
- Come funzionano le termocamere per le barche
- Un esempio: la termocamera Raymarine M232
Termocamera per barca: cosa è e a cosa serve
La termocamera per barca è il tipico dispositivo che può starsene tranquillamente spento e sonnecchiante per la gran parte del tempo di navigazione, per essere acceso solo in occasioni eccezionali. Ma in quei casi la differenza è fulminante: una termocamera per barca permette infatti di navigare in sicurezza e comodamente anche quando non si ha alcuna visibilità di quello che ci circonda. Questi dispositivi riescono quindi a trasformare l’oscurità in giorno, portandoci sul display delle immagini effettivamente chiare e naturali di quello che abbiamo davanti (o di lato, oppure a poppa). Leggendo una descrizione così si potrebbe tentennare un po’: quando pensiamo alle termocamere la nostra mente va ai film d’azione degli anni Novanta, quando le immagini date da questi “innovativi” dispositivi erano tutto fuorché affascinanti o dettagliate. Ebbene, di tempo ne è passato un bel po’, e le termocamere moderne riescono a garantire una visione di buona qualità: il risultato è una navigazione informata, sicura e attenta anche in caso di notte oscura e senza luna, così da poter avere un’immagine chiare dalla posizione, della dimensione, della forma e della distanza di ostacoli come rocce, moli, ausili per la navigazione, ponti, altre imbarcazioni e via dicendo.
Anche di giorno
Di certo il principale utilizzo delle termocamere per la navigazione è quello notturno. Infatti è dopo il tramonto e prima dell’alba che quei pochi diportisti o pescatori che si avventurano in mare hanno bisogno di un aiuto in più, per uscire dal porto o per navigare in sicurezza. Ma va detto che una termocamera da barca può essere un alleato prezioso anche di giorno, nei casi in cui ci sia una visibilità ridotta. Questo può avvenire in caso di nebbia, oppure quando si è accecati dal sole: anche in questo caso la termocamera può essere di nostro aiuto, dandoci un’immagine chiara di quello che si trova intorno a noi, anche a grandi distanze (va peraltro detto che i modelli con zoom possono essere usati anche come binocoli digitali diurni). Ma come funzionano questi dispositivi?
Come funzionano le termocamere per le barche
Un indizio ci arriva già dal nome di questi device: le termocamere vanno a rilevare delle immagini basate sui più piccoli scarti di calore (laddove invece le normali videocamere lavorano sulle differenze di luce). Ecco allora che anche nel buio assoluto, o circondati dalla foschia, questi dispositivi possono rilevare l’energia termica emessa da qualsiasi cosa si trovi nel loro raggio d’azione: uno yacht, uno scoglio, una boa, un blocco di ghiaccio, un nuotatore, un molo, un canoista e via dicendo. Tutte queste differenze di temperatura vengono poi tradotte e ricomposte in un’immagine a video perfettamente interpretabile. Va peraltro detto che grazie a queste caratteristiche le termocamere risultano l’ideale per individuare velocemente eventuali persone in acqua bisognose di soccorso, in qualsiasi situazione.
Un esempio: la termocamera Raymarine M232
Per fare un esempio delle potenzialità delle termocamere marine, prendiamo in esame il modello M232 di casa Raymarine, prodotto da Flyr. Si tratta di uno dei dispositivi più piccoli, accessibili e funzionali presenti sul mercato, con una visione a 360 gradi e una risoluzione di 320 x 240. Pur essendo uno dei modelli più semplici tra le proposte Flyr, già questo dispositivo offre uno zoom digitale continuo 4x, nonché la generazione automatica di allarmi visivi e sonori nel momento in cui nel campo di osservazione vengono individuati oggetti come ostacoli o altre imbarcazioni. L’installazione è semplice e veloce, e può essere effettuata su qualsiasi tipo di barca.