Pescare in mare o pescare in acqua dolce? Pescare in barca o pescare dalla riva? Con quale tipologia di canna da pesca, con quale tipo di esca? Oggi vogliamo vedere insieme tutti i possibili tipi di pesca sportiva, per dare un’infarinatura di base a tutte le persone che si avvicinano per la prima volta a questo fantastico mondo. Vedremo quindi quali sono le tipologie di pesca che possono essere effettuate al mare e quali al lago, quali sono le tecniche di pesca dalla barca e quali dalla riva, e via dicendo, dando una veloce spiegazione per tutte le tipologie. Insomma, una guida alla quale fare riferimento per orientarsi nel mare – o lago – magnum della pesca sportiva. Buona lettura!
Tipi di pesca in mare
Iniziamo dalle tecniche di pesca in mare, dando subito una buona notizia a chi vuole mettersi alla prova con la canna da pesca lungo le nostre coste: per pescare in mare non serve la licenza di pesca, cosa che invece è necessaria per la pesca nelle acque interne. Tutto quello che serve fare è comunicare la cosa al Ministero, con una procedura online, veloce e gratuita. Detto questo, vediamo quali sono le tecniche di pesca in mare!
Pescare in mare dalla barca
Cominciamo con le tecniche di pesca in mare dalla barca. Per mettersi alla prova con queste tecniche, nella maggior parte dei casi, è sufficiente un piccolo natante, spinto da un piccolo motore fuoribordo. Talvolta è peraltro possibile farsi alla pesca in mare con un mezzo ancora più piccolo ed economico, come è il kayak. Ma quali sono i principali tipi di pesca in mare?
- Pesca a traina: la pesca a traina è una tipologia di pesca che è possibile effettuare solo dalla barca, a patto di non avere a che fare con imbarcazioni troppo grandi. Piccole barche a vela, natanti, kayak e gommoni sono perfetti per questa tecnica, che prevede per l’appunto di “trainare” le esche, in modo da farle apparire come dei piccoli pesciolini che scappano tra la corrente. Esistono peraltro diverse tipologie di pesca a traina, ovvero:
- Piccola traina: il tipo di pesca a traina che insidia pesci di piccola taglia, a poca distanza dalla costa, detta anche traina leggera.
- Media traina: qui si punta a pesci leggermente più grandi, come dentici, ricciole o cernie
- Traina d’altura: qui veniamo alla traina che si fa a largo, detta anche traina veloce, che punta a pesci di taglia grande.
- Pesca a bolentino: altra tipologia di pesca che si effettua dalla barca, il bolentino si effettua con canna da bolentino o eventualmente con lenza a mano. Si può parlare di:
- Bolentino costiero: quando ci si muove nei pressi della costa.
- Bolentino di mezza altura: anche detto bolentino pesante.
- Bolentino di grande altura: detto anche di profondità.
- Vertical Jigging: questa tipologia di pesca deriva dalla pesca a spinning. Laddove però quest’ultima comanda di lavorare in orizzontale, nel vertical jigging si lavora invece in verticale, e quindi in profondità. Proprio per questo solitamente il vertical jigging si effettua dalla barca.
- Pesca con il palamito: qui parliamo di una delle tecniche di pesca più antiche al mondo. Il palamito, chiamato anche palangrese o palangaro, è costituito da una corda di diametro importante che presenta a intervalli regolari delle lenze attrezzate di amo, e infine una coffa, ovvero una cesta. Esistono diverse tipologie di pesca con il palamito:
- Palamito a fondo
- Palamito a galla
- Palamito a vela
- Pesca a drifting: dici pesca a drifiting e dici praticamente pesca al tonno gigante. Questa tecnica va infatti a insidiare pesci di grande taglia, con barca in deriva oppure ancorata.
- Pesca a spinning dalla barca: la pesca a spinning può essere effettuata sia dalla barca, sia dalla terra ferma. Non ci sono dubbi: lo spinning offshore riserva vantaggi da non trascurare.
Pescare in mare dagli scogli
Dalla barca ci spostiamo sulla terraferma, ma al di sopra del livello nel mare: vediamo i tipi di pesca che si possono effettuare dalle scogliere!
- Rock fishing: ecco la pesca in mare dagli scogli per eccellenza. Sorella della pesca surfcasting, permette di sfruttare la mangianza delle prede dalle coste.
- Pesca alla bolognese: a patto di non avere a che fare con delle scogliere eccessivamente alte, la pesca alla bolognese è possibile anche dagli scogli, utilizzando una buona canna da pesca telescopica: si lancia, si mantiene il galleggiante in leggera trattenuta, e si aspetta pazientemente l’abboccata.
- Pesca a spinning dagli scogli: lo spinning dalla scogliera permette di insidiare dentici, saraghi, pesci serra, spigole e ricciole.
Pesca in mare dalla riva
Scendiamo dagli scogli, e avviciniamoci all’acqua: vediamo come pescare in mare dalla riva.
- Pesca surfcasting: l’abbiamo già nominata poco sopra nominando il rock fishing. Il surfcasting, ovvero il lancio sull’onda, prevede di pescare dalla spiaggia, usando apposite canne da pesca belle robuste.
- Pesca a spinning: ritroviamo la pesca a spinning anche dalla riva, ovviamente sempre con esca artificiale: ci si posiziona, si lancia e si recupera, con le jerkate più efficaci.
La pesca in mare a mezz’acqua
Ci sono dei predatori che si mettono al lavoro negli strati più superficiali della colonna marina: parliamo delle spigole, delle occhiate e dei sugarelli, per citarne alcuni. Ecco come insidiarli:
- Pesca con il galleggiante: una tecnica di pesca molto praticata a livello delle spiagge, dei porti e delle dighe, usando canne molto lunghe.
- Pesca a spinning: sissignore, ritroviamo la pesca a spinning anche nella pesca a mezz’acqua;
- Pesca all’inglese: pesca molto pratica e versatile, la pesca all’inglese richiede canne e mulinelli specifici. Pesca sportiva molto raffinata, poggia sull’uso del galleggiante all’inglese, pre-piombato, che permette di essere precisi sulle lunghe distanze.
- Pesca con palloncino: un tipo di pesca a mezz’acqua che sfrutta il vento che soffia dalla terra verso il mare, per andare a insidiare pr esempio il pesce serra a lunghe distanze.
- Pesca con galleggiante e pasturatore: ecco una tecnica di pesca per chi cerca un’abboccata quasi sicura, che prevede per l’appunto l’uso del galleggiante e del pasturatore, da inserire a filo passante subito dopo il galleggiante stesso.
Tipi di pesca in mare a fondo
Ci sono dei pesci che vivono sul fondo del mare, e si portano lì per cibarsi. Ecco che allora, per insidiarli, dobbiamo portarci anche noi sul fondale. Con le tecniche di pesca in mare a fondo è possibile catturare anguille, carpe, tinche, pesci gatto e via dicendo. Ecco le principali tipologie di pesca a fondo in mare:
- Pesca a fondo leggera: una tecnica di pesca che che si effettua su fondali rocciosi misti a poseidonia, tipicamente con mare calmo o a scaduta, a una distanza dalla riva non superiore – in genere – ai 100 metri.
- Surfcasting: abbiamo già visto sopra questa tecnica di pesca dalla spiaggia.
- Rock Fishing: anche in questo caso, abbiamo già visto questa tecnica, parlando della pesca dagli scogli.
- Ledgering: tecnica che prevede di appoggiare la canna da pesca su un sostegno, alla portata di tutti.
Tipi di pesca in acqua dolce
Tuffiamoci ora nelle acque interne: qui, lo ricordiamo, è necessario avere la licenza di pesca di tipo B. Si parla di torrentelli, di canali, di fiumi, di laghi piccoli e grandi, nei quali non di rado è possibile pescare con barca, kayak o perché no, con belly boat o gommone da carpfishing. Ma quali sono i principali tipi di pesca in acqua dolce?
- Pesca a spinning: la tecnica che abbiamo visto più volte in questa lunga lista di tipi di pesca. Sì, la pesca a spinning si può fare anche in acqua dolce,.
- Pesca a mosca: qui a contare sono la tecnica e la precisione. Chi pesca a mosca infatti va a imitare lo svolazzo di un insetto che vola al di sopra delle acque, richiedendo una canna da pesca apposita.
- Pesca alla bolognese: la pesca alla bolognese non si effettua solamente in mare, per pescare a distanza anche nelle acque dolci.
- Carpfishing: infine, tra i tipi di pesca in acqua dolce c’è anche il carpfishing, ovvero la tecnica di pesca dedicata alla cattura delle carpe e di altri pesci di grosse dimensioni, e che punta su entusiasmanti combattimenti.