L’approdo è un luogo preciso di una località litoranea in cui una barca può trovare un punto in cui poter ormeggiare. Di conseguenza quando si parla di “approdare” significa semplicemente giungere a riva.
Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione una vasta gamma di approdi; tutte le tipologie di porto fino ai Marina privati spaziando per baie, rade e pontili vari.
Ma durante l’antichità con approdo era inteso un luogo preciso di una località litoranea in cui una barca poteva trovare un punto in cui poter ormeggiare al sicuro o quasi. Di conseguenza quando si parla di “approdare” significa semplicemente giungere a riva.
Abbiamo via via costruito i nostri Porti nei luoghi migliori e più riparati del mondo e, al momento attuale, i Porti commerciali principali, cioè che movimentano il 99% delle merci via mare, sono 835 in tutto il mondo.
A questi 835 porti vanno aggiunti le migliaia di piccoli porti pescherecci, scali tecnici, porti privati. Stiamo quindi parlando di centinaia di migliaia di approdi.
Scarica Porti nel Mondo, la lista degli 835 porti più frequentati del mondo.
Tipologie di approdo
Da cosa si differenziano gli approdi? In questa lista ho cercato di inserire tutti i tipi di approdi conosciuti.
Porto
Un porto è una struttura naturale o artificiale posta su una costa che consente approdo e protezione dagli elementi a natanti, imbarcazioni e navi. I porti nascono durante l’antichità come punto di partenza, arrivo o scalo per permettere il commercio fra luoghi lontani.
Prima di vedere quali tipi di porti esistono voglio parlare del più antico dei porti mai rinvenuti fino ad oggi, il porto Egizio di Wadi al-Jarf.
Wadi al-Jarf è un’area situata circa 120km a Sud di Suez, dove si ritiene sorgesse quello che è considerato il porto più antico del mondo, risalente a circa 4500 anni fa. Il ritrovamento, avvenuto nel 1832 ad opera di John Gardber Wilkinson, è stato datato grazie al recupero di ancore di pietra, anfore e resti di materiale usato nel commercio.
Questo antico porto assomiglia in tutto e per tutto ai porti costruiti molto più tardi. Il complesso del porto disponeva di un molo di pietra a forma di L che si estendeva in mare per una lunghezza di circa 300 m e che risulta ancora visibile durante la bassa marea. All’interno del bacino esistono ancora le basi di ciò che dovevano essere alte strutture di pietra deputate ad uso come punto cospicuo.
Una curiosità sulle 21 ancore di pietra rinvenute. Le stesse venivano usate come noi oggi usiamo i corpi morti a cui attaccare le trappe.
Altri porti antichi famosi sono il Porto di Alessandria, di Atene e quello di Messina, oltre alle strutture Micenee e Fenicie.
I porti come li conosciamo oggi si sono sviluppati in seguito alla Rivoluzione Industriale e all’avvento della navigazione a Vapore.
Classificazione dei porti in base alla loro localizzazione
Porto esterno. Questo tipo di porti sono molto spesso ricavati da anse naturali, baie o golfi sulla costa ma possono anche essere costruiti presso punti diversi dalle baie. In questo caso le strutture artificiali a protezione del porto sono imponenti proprio a causa della posizione. Il fondale dei porti è molto pronunciato e atto a ricevere navi di ogni stazza.
Porto Interno. I porti ottenuti grazie a scavi nel retroterra, entro lagune marine, negli estuari fluviali o in terreni vicini al mare.
A loro volta vengono distinti in
Porto Commerciale o Industriale
Chiamati anche Terminal questi porti sono deputati alla movimentazione di merci e materie prime tramite uno o più ormeggi per navi di grossa stazza. Essendo porti di grandi dimensioni sono costituiti da una moltitudine di strutture e protetti da grandi moli esterni protetti a loro volta da blocchi di cemento, dighe foranee o da grandi pietre frangiflutti. I moli interni e le banchine consentono a grosse navi come Cargo o Tanker il carico e lo scarico delle merci. Grosse gru fisse o mobili che movimentano i container si trovano solitamente in prossimità di ampi spazi quali piazzali per lo stoccaggio.
All’interno dello stesso porto possono coesistere diversi terminal come ad esempio quelli destinati a traghetti o navi da crociera. Molti porti dispongono anche di una linee interna che collega direttamente tratti ferroviari.
Porticciolo Turistico e Marina Privato
Questo tipo di porto è il preferito dai diportisti. Per intenderci è quel tipo di porto in cui si fa la passeggiata la sera per ammirare le barche ormeggiate. Rispetta regole differenti dai porti commerciali dato che la loro destinazione principale sono le barche private quali natanti di varia stazza.
Si trova in genere in località dall’anima turistica ed è normalmente il vecchio porto del paese riconvertito a porticciolo. Quando sono costruiti ex novo magari insieme a complessi residenziali la loro tipologia è artificiale mentre sono naturali se se ricavati in baie o insenature esistenti.
E’ dotato di quei comfort di cui si ha bisogno quando sei in porto, detti servizi. Colonnine che distribuiscono acqua e luce, distributori di carburante in banchina o tramite autobotte, minimarket di generi alimentari, piccoli negozi di nautica, piccole strutture quali gru o travel lift, officine in cui poter riparare la propria imbarcazione e tutto ciò che può servire nell’immediato.
La differenza sostanziale fra porticciolo turistico e marina, oltre alla dimensione, sta nella proprietà. Il primo molto spesso è comunale mentre il secondo è privato.
Porto Canale
Porto costruito utilizzando l’ultimo tratto di un fiume, oppure lagune, canali artificiali. A seconda della dimensione può essere utilizzato direttamente attraccando all’inglese lungo le rive trasformate in banchine. Normalmente, una volta messa una certa distanza fra la barca e l’imboccatura del porto sarai ottimamente protetto.
Questo tipo di approdo è solitamente molto pittoresco dato che si snoda anche per centinaia di metri all’interno dell’abitato che lo ospita.
A volte è possibile trovare una zona o banchina apposita deputata all’uso diportistico. Alcuni porti canali ospitano intere strutture private, darsene, cantieri.
Darsena
Una darsena non è nient’altro che uno specchio d’acqua completamente protetto a cui vi si può accedere da una sola parte. Data l’assenza di moto ondoso questi spazi sono normalmente utilizzati dai cantieri per manutentare barche oppure come rimessaggio in acqua.
Le darsene attrezzate con servizi possono fregiarsi del titolo di Marina privato, come vedremo più avanti.
Banchina o Pontile
Sono strutture temporanee non protette dal mare. Possono essere installate ovunque le condizioni climatiche lo permettano.
Molto spesso strutture di questo tipo appaiono in estate nei pressi dei villaggi turistici e scompaiono in autunno a causa del peggioramento delle condizioni MeteoMarine.
Spiaggia Attrezzata
Anche qui troviamo delle strutture temporanee che permettono di varare e alare piccole imbarcazioni in spiagge abbastanza riparate.
Alcune sono provviste di corpi morti a quali poter ormeggiare. Tipicamente estiva.
Rada
Se sei all’ancora in una baia ben protetta e, in assenza di venti tesi, hai la possibilità di raggiungere la costa su un piccolo tender allora si dice che sei in “rada”.
Le rade migliori sono protette su tre lati ed hanno un solo vento di traversia. Se vuoi sapere esattamente cos’è e come si ormeggia in rada leggi il mio articolo “Come Ormeggiare in Rada”.
Ora che abbiamo terminato la lista delle Tipologie di Approdo che puoi trovare in giro per il mare sai quali sono le principali differenze fra approdi.
Ma per poter essere sicuro in barca oltre ad un bel plotter devi assolutamente avere un buon Portolano che ti indichi tutti gli approdi ed i venti della zona in cui vuoi navigare!
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