Tommaso Romanelli è giovane ed ha un sorriso accattivante. Uguale a quello di suo padre, Andrea Romanelli.
Una frase banale, forse scontata, quella di dire che un figlio ha il sorriso di uno dei due genitori. Ma non lo è quando questo sorriso lo si scopre da un film girato da un figlio che dopo tanti anni ritrova dei filmati del padre che ha perso prematuramente in un incidente in mare quando aveva solo 4 anni.
La memoria dell’Oceano.
Questa è la storia che anima e colora l’opera prima di Tommaso Romanelli in No more trouble. Cosa resta di una tempesta. Film, documentario, racconto di un uomo, un velista e un padre che nella vela aveva riposto il suo futuro.
Andrea Romanelli infatti era un progettista e un navigatore che ha portato nuove idee nella vela degli anni 90.
Faceva parte del team che progettò Fila, la barca di Soldini, e dopo la sua esperienza alla Mini Transat del 1993 a bordo della mitica American Express decise di lanciare il suo mini 6.50, il Mini Match.
“No more trouble. Cosa resta di una tempesta” ripercorre, attraverso documenti esclusivi ed emozionanti, la sua passione per il mare come il suo amore per la progettazione di barche passando per la sua dedizione alla famiglia.
Durante il tentativo di battere il record di traversata oceanica a bordo di Fila, l’equipaggio si trova ad affrontare una tempesta e un’onda, di quelle che tanti chiamano anomale, la barca disalbera.
In acqua cadono due uomini, ma solo uno riuscirà a risalire proprio da quella botola di salvataggio posta a poppa della barca ed ideata da Andrea Romanelli.
Andrea non verrà più ritrovato, lasciando un vuoto tra chi lo conosceva e anche un vuoto di idee che la vela avrebbe potuto godere dal suo genio e dalla sua professionalità.
Riscoprire un padre attraverso la voce e i ricordi
Tommaso aveva solo 4 anni quando Andrea è scomparso in mare ed è cresciuto con il racconto di suo padre dalla sola voce di mamma Patrizia.
Una bolla di ricordi che ha scelto di rompere per ricercare altre voci, altre memorie e altre storie proprio da chi aveva conosciuto ed apprezzato Andrea Romanelli.
La riscoperta di filmati e di materiale audio e la passione per il cinema di Tommaso hanno fatto il resto, portando nelle sale “No more trouble. Cosa resta di una tempesta” come un regalo a tutti coloro che amano il mondo del mare e conoscono la storia di Andrea.
Per la prima puntata della terza stagione di Voci Sottocoperta avere Tommaso Romanelli è un ulteriore regalo. I suoi racconti sul film e sui lavori sul mini 6.50 che proprio suo padre utilizzò per partecipare alla Mini Transat del 1993, sono una storia straordinaria che aprirà questa nuova stagione di mare, di vela e di sport di Voci Sottocoperta.
Voci Sottocoperta lo spazio libero per le storie perfette.
Voci Sottocoperta è uno spazio libero per le storie perfette, quelle che durano per sempre e quelle che lasciano spazio all’immaginazione. Perché sottocoperta di una barca i suoni della barca e del mare diventano la cornice perfetta per i racconti di vela, di sport e di mare. Voci Sottocoperta è un progetto ideato, scritto e condotto da Laura Doria e Cecilia Zorzi.
Ti diamo il benvenuto a Voci Sottocoperta, il nuovo canale podcast prodotto da HiNelson che attraverso la voce, quel flusso di aria che si trasforma in suono, vi porterà a scoprire il mondo della nautica e dello sport.
Siete pronti per ascoltare il mare e le sue storie?