Uso di flap e trim con mare mosso: una guida

Navigare in modo confortevole, liscio e sicuro è piuttosto facile quando il mare è calmo. Non sempre, però, l’acqua si presenta come una tavola. Anzi, spesso di ci trova ad affrontare mare mosso, situazione che può mettere in difficoltà i diportisti meno esperti. I fattori in gioco sono tanti, anzi, tantissimi: c’è mare mosso e mare mosso, ci sono le onde in prua e le onde in poppa, ci sono delle barche che resistono bene al mare mosso e altre che risentono maggiormente (abbiamo visto qualche giorno fa quali sono le differenze tra carena planante e carena dislocante), ci sono carichi posizionati diversamente sulla barca, ci sono eliche più o meno efficaci, e via dicendo. Esistono però dei consigli di massima che possono andare bene, in generale, per tutte le situazioni: oggi vedremo quindi l’uso di flap e di trim con mare mosso, soffermandoci sull’uso di flap e trim con mare mosso in poppa e con onde in prua.

Flap e trim che cosa sono

Che cosa sono flap e trim? Qualche settimana fa abbiamo visto una guida all’utilizzo di trim e flap in situazioni normali, quindi in questa sede ci limiteremo a fare un ripasso velocissimo per eventuali lettori distratti o poco esperti. Il trim è un pistone idraulico che permette di migliorare la posizione del motore fuoribordo o del piede poppiero nel caso di motore entrofuoribordo. Andando a modificare l’inclinazione dell’asse dell’elica, infatti, è possibile variare in modo concreto l’assetto della barca. Anche quando si parla di flap si fa riferimento a delle componenti mobili che possono andare a modificare l’assetto della barca. Non si parla però più di elementi meccanici che hanno a che fare con il motore, quanto invece di appendici montate nella parte inferiore dello specchio di poppa; variando la loro inclinazione, possono andare a ottimizzare l’assetto di navigazione.

Come usare trim e flap cn mare mosso in prua

Stiamo navigando, e il mare diventa cattivo. Mentre il vento si alza corriamo a chiudere gavoni e oblò, e le onde iniziano a infrangersi di fronte a noi, tendendo a inzupparci, rendendo la barca poco stabile e la navigazione decisamente poco confortevole. Qual è l’uso trim e flap con mare mosso in prua? Come comportarsi dunque con moto ondoso contrario alla propria rotta? L’obiettivo, a latere del cambio rotta per fronteggiare al meglio il moto ondoso, è quello tenere la barca parallela all’acqua, senza però andare a esagerare: non vogliamo infatti infilare la prua nelle onde. Come possiamo fare? Il primo e fondamentale consiglio è certamente quello di aumentare l’inclinazione dei flap. Il motivo è semplice, in quanto con mare mosso, nel momento in cui l’onda scorre sotto la carena, la prua tende ad alzarsi, per poi riabbassarsi velocemente verso il cavo dell’onda. Inclinando i flap, invece, si tende a tenere la prora più bassa, riducendo la sua escursione e facendo lavorare a pieno la carena, che fenderà l’onda in maniera morbida evitando che l’onda stessa vada a “picchiare” al centro della carena.
Chi è dotato di trim, e quindi in linea di massima chi ha una barca con motore fuoribordo o entrofuoribordo, può fare qualcosa di più. Con le onde in prua il trim deve essere abbassato il più possibile, con l’elica che così andrà a portare la carena parallela all’acqua, andando quindi a raddoppiare quanto fatto eventualmente con i flap. Occhio, però: l’utilizzo eccessivo di entrambi questi metodi potrebbe portare a un assetto “troppo” ottimizzato, con la barca che va a infilare le onde. Il trucco è quindi quello di regolare andatura e trim (se presente) e flap (se presenti) di onda in onda, fino a trovare la situazione ottimale.

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Uso di flap e trim con mare mosso in poppa

E se il moto ondoso fosse nello stesso verso della nostra rotta? Qual è il giusto uso di flap e trim con mare mosso in poppa? L’obiettivo in questo caso è ovviamente quello contrario a quello visto sopra: con le onde in poppa dobbiamo infatti puntare a sollevare la prua, per rendere la navigazione più confortevole e soprattutto per evitare che la prora attraversi l’onda, con conseguente allagamento della coperta. Trovare la giusta regolazione di trim e flap, nonché inquadrare la giusta andatura, in questi casi non è per nulla semplice, avendo tra l’altro a che fare anche con un’eventuale cavitazione dell’elica a intermittenza.
I flap, in ogni modo, devono essere alzati del tutto, per abbassare la poppa e incrementare le performance del timone. Ma con mare realmente mosso non si può pensare a un’impostazione statica: sarà invece necessario andare a regolare di volta in volta trim e flap in modo da trovare l’equilibrio giusto in base alla ripidità dell’onda, così da non avere un beccheggio eccessivo. Laddove possibile, peraltro, sarebbe sempre bene avere le onde al giardinetto (la porzione compresa tra poppa e traverso), e non brutalmente sullo specchio di poppa, per ridurre l’impatto sulla barca: l’unica soluzione sarebbe quindi quella di procedere a zig-zag.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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