Il Codice Internazionale Nautico
Il codice internazionale nautico o International Maritime Signal Flags è un sistema di codifica che utilizza segnalazioni con bandiere per rappresentare lettere, numeri o messaggi. Le bandiere devono essere issate sulle navi in posizione verticale singolarmente o a gruppi e vengono lette dall’alto verso il basso.
Questo sistema di codifica fa parte del Codice internazionale dei segnali (INTERCO) il cui scopo è quello di poter mettere in comunicazione una o più unità utilizzando un sistema di codifica standard che possa essere recepito senza possibilità di errori.
Grazie alla bandiere possiamo codificare svariati messaggi e significati dato che ogni bandiera rappresenta una lettera od un numero e più bandiere possono comporre un messaggio breve; possiedono un significato standard ed uno specifico come vedremo più avanti.
Una o più bandiere possono essere usate per creare sistemi di codifica decrittabili solo da chi detiene il codice concordato.
Nelle regate le bandiere possono assumere diversi significati. Issare la P di Papa significa che la gara avrà inizio di li a breve.
Introduzione Storica del codice
Penso a Teseo, il quale, di ritorno dal viaggio in cui uccise il Minotauro, disse al padre che se l’impresa fosse andata a buon fine avrebbe issato vele bianche mentre se fosse morto le vele sarebbero state nere. Ma, nonostante Teseo fosse riuscito ad uccidere il Minotauro si dimenticò delle vele bianche. Fu così che il re di Atene Egeo, vedendo avvicinarsi la nave con vele nere, credendo il figlio morto si suicidò gettandosi nel mare che ancora oggi mantiene il suo nome.
In questo caso un segnale sbagliato fu fatale. Spesso in passato, data la varietà di segnali, era possibile confondersi e rischiare naufragio. Si rese così necessario un codice generale in cui poter inserire i vari segnali.
Possiamo quindi affermare che i primi codici utilizzati da più nazioni videro la luce nei primi anni del 1800. Possiamo ugualmente affermare che sistemi di segnalazioni creati per piccole flotte commerciali e non risalgono a molto tempo prima.
Il primo codice internazionale fu redatto nel 1855 dalla flotta commerciale inglese. Conteneva circa 70.000 segnali creati con l’utilizzo di diciotto bandiere Era un librone diviso in due parti; in una i segnali universali e internazionali e nella seconda i soli segnali britannici. Questo codice primigenio venne acquisito dalla maggior parte delle nazioni marinare.
Questa versione del codice fu rivisitata più volte nel corso del secolo e rimase in vigore fino alla Prima Guerra Mondiale.
Nel 1927 alcuni governi decisero che il codice doveva essere rivisto integralmente e riscritto in sette lingue; inglese, francese, italiano, tedesco, giapponese, spagnolo e norvegese.
La nuova edizione del codice vide la luce nel 1930 e fu adottata nel 1932. Anche qui, come nella sua prima stesura, furono compilati due tomi; il primo conteneva i segnali visivi ed il secondo i segnali radiotelegrafici.
Successivamente il codice fu rivisitato più volte per poter integrare nuovi segnali necessari all’evoluzione tecnologica e non. Segnali intesi all’uso da parte di navi e aeromobili per stazioni radio costiere e per le autorità a terra. Alcuni segnali furono approntati per comunicazioni con armatori, agenti, cantieri di riparazione, ecc.
Con l’avvento dei computer il codice si sviluppò ulteriormente.
Nel 1959 l’IMCO, l’Organizzazione Consultiva Marittima Intergovernativa decise che il codice rientrava fra le sue funzione e se ne assunse la responsabilità dello sviluppo.
Nel 1961, ancora una volta, il codice venne rivisto, integrato ed ampliato. Alle lingue si aggiunse il Russo ed il Greco. Gli stati facenti parte del comitato tecnico dell’IMCO erano Argentina, Repubblica Federale Tedesca, Francia, Grecia, Italia, Giappone, Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche.
Molti furono i contributi di organizzazioni governative e non al codice che attualmente consultiamo. Nelle ultime rivisitazioni il codice internazionali dei segnali fu adattato per poter essere trasmesso con tutti i mezzi di comunicazione, compresa la radiotelefonia e la radiotelegrafia.
Ogni segnale ha un significato completo, così facendo le bandiere non servono più a creare messaggi personalizzati utilizzando il metodo del vocabolario.
Il Codice che utilizziamo ancora oggi è valido dal 1965.
Alfabeto Fonetico Radiotelegrafico
Per riportare i messaggi via radio dobbiamo conoscere anche l’alfabeto fonetico radiotelegrafico, chiamato spesso anche alfabeto NATO, venne sviluppato negli anni cinquanta del XX secolo dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile ICAO per essere comprensibile e pronunciabile per tutti i piloti e gli operatori dell’aviazione civile.
Bandiere e significato
Per convenzione cominciamo ad esplorare le bandiere ed il loro significato partendo dal segnale usato per la lettera A finendo con la Z. Per ogni lettera aggiungerò il suo corrispettivo nell’alfabeto fonetico radiotelegrafico, la bandiera ed il significato della sua singola esposizione. In ultimo aggiungerò il significato se troviamo questa bandiera accoppiata con altre.
A – Alfa – “Ho un sommozzatore in immersione; tenersi bene a distanza e procedere a bassa velocità.” – Con tre bandiere numeriche, ne indica la direzione o la posizione.
B – Bravo – “Sto caricando, scaricando o trasportando materiale pericoloso.”- Rotta in gradi magnetici.
C – Charlie – “Affermativo.”
D – Delta – “Tenersi a distanza; sto manovrando con difficoltà.” – Data.
E – Echo – “Sto accostando a dritta.”
F – Foxtrot – “Sono in avaria; comunicate con me.”
G – Golf – “Richiedo un pilota.” Se usato da pescherecci significa “Sto issando le reti” – Longitudine (le ultime due cifre per i minuti e le altre per i gradi)
H – Hotel – “Ho un pilota a bordo.”
I – India – “Sto accostando a sinistra.”
J – Juliet – “Ho un incendio a bordo e trasporto merci pericolose: mantenetevi lontano da me.” o “Sto perdendo merci pericolose.”
K – Kilo – “Desidero comunicare con voi.” – “Desidero comunicare con voi tramite: 1) segnali in alfabeto Morse con bandiere a mano od armi; 2) megafono; 3) segnali in alfabeto Morse con lampade; 4) segnali sonori.”
L – Lima – In porto: “La nave è sotto quarantena.” In mare: “Fermate immediatamente la vostra nave.” – Latitudine (le prime due cifre per i gradi e le altre per i minuti).
M – Mike – “La mia nave è ferma e senza abbrivio.”
N – November – “Negativo.”
O – Oscar – “Uomo in mare!”
P – Papa – Denominata anche Blue Peter
In porto: “Tutti devono rientrare a bordo, poiché la nave sta per salpare.”
In mare può essere usata dai pescherecci per dire: “Le mie reti si sono impigliate in un ostacolo.”
Q – Quebec – “La mia nave è indenne e chiedo libera pratica.”
R – Romeo – Segnale di procedura. – Distanza in miglia nautiche.
S – Sierra – “Le mie macchine stanno andando indietro.” – Velocità in nodi.
T – Tango – “Mantenetevi lontano da me, sono impegnato in operazioni di pesca a due battelli.” – Orario locale (le prime due cifre per le ore e le altre per i minuti).
U – Uniform – “State andando verso un pericolo.”
V – Victor – “Richiedo assistenza.” – Velocità in chilometri all’ora (km/h)
W – Whiskey – “Richiedo assistenza medica.”
X – X-ray – “Sospendete quello che state facendo e fate attenzione ai miei segnali.”
Y – Yankee – “La mia àncora sta arando.”
Z – Zulu – “Richiedo un rimorchiatore.” Se usato da pescherecci significa “Sto calando le reti.” – Orario UTC (le prime due cifre per le ore e le altre per i minuti).
Oltre alle bandiere che stanno a significare una lettera abbiamo anche dieci bandiere più una che viene considerata bandiera speciale.
0 – Nadazero
1 – UnaOne
2 – BissoTwo
3 – TerraThree
4 – KarteFour
5 – PantaFive
6 – SoxiSix
7 – SetteSeven
8 – OktoEight
9 – NoveNine
La bandiera speciale viene chiamata “Intelligenza” e può significare che si sta rispondendo ad un messaggio o che si è compreso il messaggio appena ricevuto – se issata dal trasmittente, indica la fine della comunicazione oppure può separare la parte decimale di un numero nel caso in cui si stiano inviando delle coordinate precise.
Le ripetitrici sono bandiere che consentono di inviare messaggi con caratteri duplicati senza disporre di più set identici di bandiere. Il numero d’ordine della bandiera ripetitrice rappresenta il numero della lettera del messaggio che si intende riutilizzare.
1° bandiera ripetitrice
2° bandiera ripetitrice
3° bandiera ripetitrice
4° bandiera ripetitrice
Messaggi di emergenza
Se il VHF decide di smettere di funzionare e tu hai la necessità di trasmettere un messaggio ad una nave di passaggio devi sapere quali bandiere accoppiare. Ecco alcuni esempi di messaggi che dovresti conoscere assolutamente. Le bandiere dovranno essere issate dall’alto verso il basso. Ad esempio, nel caso del messaggio “Andiamo a fuoco” le lettere che lo precedono IT sono per India Tango le cui rispettive bandiere sono
Detto questo per comporre un messaggio basterà avere e bandiere giuste e sapere come disporle.
AC: Stiamo per abbandonare la nave.
AN: Ci serve un medico.
AN 1: Ci serve un medico; abbiamo ferite gravi.
BR: Ho bisogno urgente di un elicottero.
EL 1: Qual è la posizione della nave incorsa nel disastro?
GM: Non possiamo salvare la nave.
GN: Dovreste prelevare del personale.
IT: Andiamo a fuoco.
MAA: Richiediamo assistenza medica urgente.
MAC: Vi chiediamo di organizzare un ricovero in ospedale.
Ora sai cosa significano le bandiere e come accoppiarle per poter inviare segnali in caso di emergenza. Ma le bandiere servono anche per vestire la tua barca a festa. Hai un Gran Pavese a bordo?
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