Non ci sono dubbi: poter contare su una barca carrellabile è un grande vantaggio per chi non ha l’esigenza di avere un battello di grandi dimensioni. Poter trasportare la barca sul proprio carrello significa infatti evitare i costi di ormeggio e di rimessaggio, con l’opportunità di “parcheggiare” l’imbarcazione vicino a casa. C’è poi da dire che, trasportando l’auto sul carrello, è possibile navigare potenzialmente ovunque, da una parte e dall’altra della penisola, per non parlare di laghi e fiumi. I problemi sono però due: da una parte, trovare uno scivolo libero; dall’altra, affrontare questi stessi scivoli nel modo giusto, per evitare danni o incidenti alla barca, all’auto o al carrello porta barca. Vediamo dunque le regole per il varo della barca sullo scivolo!
Alla ricerca dello scivolo libero per il varo
Come ben sanno i proprietari di barche carrellabili, in Italia di scivoli liberi, e quindi gratuiti, ce ne sono ben pochi. E questo è un vero peccato, perché in un Paese che conta oltre 7mila chilometri di coste, gli scivoli liberi ed effettivamente sicuri sono incredibilmente rari. Talvolta non ce ne sono affatto, mentre altre volte ci sono, ma sono lontani, piccoli, tenuti male se non peggio, difficili da raggiungere e senza un parcheggio nelle immediate vicinanze. Il primo problema per chi vuole vare il varo della barca sullo scivolo, gratuitamente, a qualsiasi ora e in modo sicuro, è dunque quello di trovare una rampa adatta. Nel dubbio, quando ci si avventura su coste lontane da casa, è sempre bene contattare preventivamente gli esperti del posto, a partire per esempio dai vari club nautici.
Le regole per il varo della barca sullo scivolo
- L’auto giusta: non ci sono dubbi, quando ci si trova alle prese con un varo su scivolo, a fare la differenza è anche l’automobile. Questa deve infatti essere abbastanza pesante e potente da poter permettere una manovra sicura. Si parla dunque tipicamente di jeep, di SUV o eventualmente di buone monovolume, in ogni caso – soprattutto quando si ha a che fare con barche o gommoni di un certo peso – con quattro ruote motrici.
- Il controllo dello scivolo: nel momento in cui si arriva nei pressi dello scivolo, la prima cosa da fare è controllare la rampa. È di cemento? È in terreno battuto? È scivoloso? Sono presenti delle alghe? È possibile manovrare correttamente per raggiungerlo? Ci sono degli appigli al quale fare riferimento in caso di emergenza? È bene studiare per bene la situazione prima di iniziare le operazioni di varo.
- Il parcheggio: subito dopo aver verificato la bontà dello scivolo, è bene ritardare ulteriormente il varo, per assicurarsi di avere un parcheggio in cui posizionare auto e carrello. Sarebbe infatti inutile varare la barca senza poi sapere dove lasciare il mezzo, soprattutto nel caso del diportista solitario, che dovrà tenere sott’occhio l’imbarcazione varata durante il parcheggio. Sarebbe terribile varare la barca per poi rimetterla sul carrello per mancanza di un posto per l’auto!
- Occhio alle alghe: le alghe rappresentano il principale ostacolo quando si parla di scivoli in cemento, che peraltro, se puliti e non troppo inclinati, rappresentano un ottima struttura di varo, assicurando un buon grip. É bene quindi controllare attentamente fino a quale punto lo scivolo risulta pulito, e non oltrepassare in nessun caso la linea che separa il cemento secco da quello algoso: quello potrebbe infatti essere il punto di non ritorno.
- Il blocco differenziale e il verricello: indubbiamente i proprietari di auto provviste di blocco differenziale possono affrontare il varo sullo scivolo con maggiore tranquillità, anche su fondi non perfettamente mantenuti. Pensiamo per esempio a un auto che si pianta sullo scivolo, magari in terra battuta: con il blocco differenziale si avrà la certezza di distribuire equamente la potenza, così da garantire alle ruote una buona motricità. Il verricello, poi, rappresenta un’ulteriore sicurezza.
- L’allineamento tra carrello e auto: per ridurre al minimo i problemi durante il varo su uno scivolo è bene fare tutte le manovre del caso per arrivare sulla rampa con carrello e auto perfettamente allineate: poter contare su delle ruote che girano nella medesima direzione significa infatti poter contare sulla massima stabilità, cosa che non accadrebbe in presenza di un angolo tra l’asse del carrello e quello dell’auto. Per questo motivo i scivoli migliori sono quelli che presentano una generosa area di manovra – che non deve essere limitata da eventuali mezzi parcheggiati ai lati.
- Gli accessori da portare con sé: una tavola di legno da mettere sotto al ruotino di prua, dei cunei di legno da mettere sotto le ruote dell’auto, delle cime, dei paranchi: tutti questi sono accessori che chi ha in mente di fare un varo su uno scivolo difficile dovrebbe mettere nel bagagliaio dell’auto. In certi casi, va detto, anche la presenza della ruota di scorta può fare la differenza: sotterrandola di fronte all’auto in una buca abbastanza profonda, con cima annessa, potrà fornire infatti un buon appiglio per il verricello dell’auto.