Il Velafestival 2019 si è chiuso domenica 5 maggio nella cornice sempre affascinante di Santa Margherita Ligure. La festa della vela organizzata dal Giornale della Vela ha sfidato un meteo poco primaverile ed ha portato sui pontili tutti coloro che amano il mare, la vela, le barche, le avventure ed il vento.
All’interno del programma del Velafestival si è anche svolta la proclamazione del Velista dell’anno che, dopo un sondaggio iniziato qualche mese fa, ha portato i 5 finalisti sul palco allestito nel porto di Santa Margherita Ligure.
A contendersi il titolo infatti erano:
Ambrogio Beccaria: velista considerato la promessa oceanica impegnato nel circuito Classe Mini 6.50.
Francesco Belvisi e Daniele Cevola progettisti palermitani che hanno costruito la prima barca al mondo con la stampa 3D.
Carlo De Paoli: velista nella classe Moth.
Francesco e Giacomo Galimberti: due ragazzi milanesi che nell’estate del 2018 hanno circumnavigato l’Italia a bordo di un Hobie Cat giallo, Banana Joe.
Sofia Tomasoni: stella del Kitesurf salita sul gradino più alto degli Youth Olympic Games di Buenos Aires.
Sul palco del Velafestival 2019, durante la serata di venerdì 3 maggio, si respirava una strana aria di attesa prima di scoprire il vincitore. I nomi erano certamente tutti di alto livello e con bellissime storie di sport e di vela: difficile fare pronostici.
Ma subito dopo aver letto il nome che ha seguito l’affermazione “and the winner is…”, sotto il palco del Velafestival si sono sentiti tantissimi “Grande Bogi!!!!”.
Ad essere eletto Velista dell’Anno edizione 2019 è quindi Ambrogio Beccaria, per gli amici Bogi.
Dopo l’annuncio, anche sui social sono stati tanti i messaggi di entusiasmo per questo riconoscimento.
Ambrogio è infatti conosciuto e seguito da tante persone perché grazie al suo straordinario talento è riuscito a conquistare importanti traguardi nel mondo della vela oceanica fino a di diventare Campione Francese di Course au large nel 2018.
Come diverse volte ho detto, ha fatto tremare i pozzetti dei ministi francesi.
Sì, perché Ambrogio è riuscito con costanza, professionalità e passione ad entrare a pieno titolo nel circuito dalla classe mini 6.50, che fino a qualche anno fa era una prerogativa solo francese.
“Sono molto emozionato e molto orgoglioso.” Ha dichiarato Ambrogio subito dopo aver ricevuto il premio di Velista dell’Anno. “Se penso a cinque anni fa… quando ho iniziato la mia avventura sui mini, adesso so che questo è anche un premio alla passione e alla determinazione che ho messo in questo progetto. Un progetto che all’inizio era forse quello di un ragazzino un po’ pirla, ma poi è diventato reale. So bene che oggi vengo premiato per i miei risultati sportivi dell’ultima stagione, ma quello che mi rende più orgoglioso è essere arrivato fino qui partendo dal nulla. Ringrazio tutti gli sponsor che hanno creduto in me fin da subito, in particolare Geomag e Ambeco, e tutto il mio team: mi hanno dato la possibilità di arrivare qua.“
Ma cosa era successo cinque anni fa?
Facciamo un brevissimo flashback.
Ambrogio, nato a Milano nel 1991, inizia a regatare sulle derive giovanissimo e successivamente passa all’altura nei circuiti più importanti del Mediterraneo. Poi, arriva la “febbre” per Mini 6.50, le piccole oceaniche.
Siamo nel 2013 e Ambrogio recupera il Pogo 2 di Ian Lipinski, un Mini 6.50 di categoria serie, naufragato sulle coste del Portogallo durante l’edizione della Mini Transat 2013 entrata nella storia per i ritardi della partenza a causa di una forte depressione, proprio sul Golfo di Biscaglia.
Dopo sei mesi di cantiere Ambrogio rimette in acqua la barca, pronta per navigare.
Da qui tutto inizia.
Bogi comincia a “riempire” il suo palmares di bellissimi risultati e diventa Campione Italiano Classe Mini 6.50 Categoria Serie per due anni consecutivi.
Ogni volta che Ambrogio si trova sulla linea di partenza è il momento per entrare ancora di più in sintonia con la sua barca.
Ma a lui non basta e per crescere deve respirare la stessa aria di quelli bravi.
Per questo inizia un percorso di allenamenti e di regate nel circuito francese, dove ci sono i migliori.
Il suo Pogo 2 è una barca considerata di vecchia generazione, perchè nel frattempo stanno nascendo i nuovi progetti nella categoria, ma lui riesce ugualmente a dominare, dimostrando che su queste barchette ci sa stare, ma soprattutto le sa far correre.
Se ne accorgono anche i cugini francesi.
Alla regata preparatoria alla Transat, la Les Sables – Les Açores – Les Sables 2016 chiude al secondo posto (con un primo di tappa), facendo qualcosa che mai nessun aveva fatto con una barca di vecchia generazione.
E’ qui che i pozzetti dei francesi hanno iniziato a tremare.
Settembre 2017.
Si parte per la Mini Transat con la giusta emozione ma anche con tutta quella carica e quella voglia di fare bene.
Vedere Ambrogio mollare gli ormeggi dai pontili di La Rochelle per andare verso quel sogno oceanico, preparato con tanta dedizione e tanto sacrificio è stato un bel momento.
Perché il suo sorriso, sempre cordiale e scanzonato, diventa un sorriso di chi si sta concentrando e ha voglia di dare il massimo.
E Ambrogio è capace di dare sempre il massimo.
Alla prima tappa, da La Rochelle a Gran Canaria, arriva sesto facendo saltare dalla sedia tutti quelli che lo seguono sul tracking.
Nella seconda tappa un problema a bordo lo costringe ad uno scalo tecnico a Capo Verde, chiudendo la Mini Transat non esattamente come avrebbe voluto.
Rientrato in Italia ha già capito cosa fare e a gennaio 2018 acquista un Pogo 3, un Mini 6.50 di serie di nuova generazione.
Inizia così una nuova storia.
Ambrogio decide di trasferirsi e partecipare al circuito di regate in Francia dove vince tutto quello può vincere, conquistando così il titolo di campione francese 2018; in meno di un anno dall’acquisto della nuova barca.
Questo è talento puro.
Diventare quindi anche Velista dell’Anno 2019, durante il Velafestival, era il passo successivo che Ambrogio meritava di raggiungere.
Ma è soprattutto qualcosa che fa bene alla vela italiana, quella vela sportiva ed affascinante che spesso resta nascosta o poco seguita.
Ora per Ambrogio c’è ancora la stagione di regate e poi il prossimo appuntamento di settembre per la Mini Transat 2019.
Quindi, ad maiora Bogi e facci sognare!!!!