Wakeboard: cosa è come si usa

Negli ultimi anni lungo le nostre coste nonché nei nostri laghi si sono visti spuntare dei nuovi accessori per sport acquatici nuovi, i quali hanno conquistato in modo molto rapido tantissime persone. Il vero protagonista, in tal senso, è stato il SUP, ovvero quella tavola che permette di “camminare” sul filo dell’acqua grazie a una lunga pagaia. Ma non è tutto qui: gli amanti degli sport più adrenalinici negli ultimi anni hanno potuto apprezzare anche il wakeborard, ovvero un nuovo sport simile allo sci d’acqua. Se infatti quest’ultimo è il corrispettivo acquatico dello sci sulla neve, il wakeboard è il corrispettivo acquatico dello snowboard: al centro di questa divertente attività c’è infatti una tavola rigida, che ricorda esattamente quella utilizzata sulla neve. Ma come si pratica il wakeboard? E quali sono gli strumenti necessari?

Il wakeboard: un’introduzione

Per molti aspetti, il wakeboard è molto simile allo sci d’acqua: chi ha già praticato questa attività non avrà certo problemi a prendere familiarità anche con questo nuovo sport, che parte dai medesimi presupposti. Va detto che il wakeboard classico si effettua grazie al traino di una barca a motore, laddove invece la variante cable wake si può sperimentare negli appositi parchi acquatici, dove ci sono degli appositi cavi metallici che “trainano” le persone, in modo simile a quanto accade sugli impianti di risalita dei più diffusi impianti sciistici. Strumento fondamentale per fare wakeboard è, ovviamente, la tavola: come è fatta?

La tavola da wakeboard: come è fatta?

Le tavole da wakeboard differiscono tra quelle pensate per il cable wake e quelle realizzate per il wakeboard boat. In questo articolo ci riferiremo solo a queste ultime, pensate quindi per essere utilizzate con un motoscafo. Le tavole da wake si presentano di differenti lunghezze: sono però generalmente piuttosto sottili, di forma rettangolare, con degli spigoli lavorati per azzerare l’attrito e assicurare una certa aerodinamicità, aspetto garantito anche dalla forma complessivamente convessa. Nella parte superiore, proprio come le tavole da snowboard, le tavole da wake presentano due attacchi: è attraverso questi ultimi che il rider può mantenere l’aderenza con la propria tavola. Come detto, a variare sono prima di tutto le lunghezze: la dimensione di fatto dipende in primo luogo dal peso dell’atleta, con le tavole “medie”, per rider tra i 60 e gli 80 chilogrammi, lunghe circa 135 centimetri. Altra differenza è poi l’impostazione della tavola, con un’impostazione regular per chi si appoggia sul piede destro (con il piede sinistro quindi in posizione frontale) e con un’impostazione goofy per chi invece preferisce appoggiarsi sul piede sinistro. Come alcuni si saranno accorti, questi termini arrivano direttamente dal gergo dello snowboard, e ancora prima dello skateboard.

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L’attrezzatura per fare snowboard sull’acqua

Cosa ti occorre per fare wakeboard? Ebbene, si parte prima di tutto dalla tavola. Ma non è ovviamente sufficiente: altro elemento fondamentale è infatti la barca, ovviamente a motore. L’imbarcazione da scegliere per fare wakeboard deve di fatto rispondere alle stesse caratteristiche di quella richiesta per fare sci sull’acqua: abbiamo già visto altrove quali sono gli step da seguire per preparare la barca per lo sci nautico.
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Quanto alla dotazione della barca, in sintesi, sarà necessario avere uno specchietto retrovisore per tenere sempre sotto controllo il rider; il conducente, va poi sottolineato, deve essere in possesso della patente nautica, a prescindere da cilindrata e potenza dell’imbarcazione. Ci sono poi tutti gli altri accessori da prendere in considerazione per fare wakeboard, ovvero la corda per sci nautico, un bilancino e ovviamente il giubbotto salvagente.

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Per quanto riguarda la scelta del giubbotto salvagente è bene optare per una cintura di salvataggio che permetta di muoversi in modo agevole, senza impedimenti, e che però allo stesso tempo possa garantire la sicurezza necessaria in caso di caduta in mare. I giubbotti salvagente a gonfiaggio automatico sono quindi la soluzione ideale.

 

Come fare

Come per lo sci nautico, anche per il wakeboard prima di iniziare è bene studiare bene le varie posizioni da assumere durante la partenza e durante la planata. I due approcci sono del resto molto simili: si parte in acqua in posizione rilassata, con le gambe raccolte e con i piedi a martello, nonché con le braccia ben distese a tenere il bilancino (che va tenuto ai due lati, non in mezzo). Quando la barca parte e acquista pian piano velocità è necessario continuare a essere rilassati, senza spingere con le gambe: ci si troverà così in posizione accovacciata, per poi portarsi in piedi assumendo l’impostazione più idonea, mettendo davanti uno dei due piedi. Da quel momento in poi è bene mantenere le ginocchia leggermente flesse, così come le braccia, che devono essere leggermente raccolte. Da qui in poi l’importante è divertirsi, senza mai dimenticare la sicurezza!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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