Water Bike: curiosità e consigli per praticarlo

Negli ultimi anni gli sport acquatici sono diventati sempre più vari e, diciamolo, sempre più trendy e a portata di mano. I fattori che hanno spinto in questa direzione sono tanti: il desiderio di fare sport outdoor, la volontà di tenersi in forma, nonché il diffondersi di strumenti acquatici che possono essere utilizzati da tutti, senza la necessità di avere carrelli, portapacchi, spazio in garage e via dicendo. Parliamo ovviamente dei kayak gonfiabili e dei SUP gonfiabili, perfetti per essere messi nel bagagliaio dell’auto o nel gavone della propria barca. Ecco, a quanto pare sta arrivando un altro interessante sport acquatico, “nuovo” come il SUP, e che ha dalla sua la peculiarità di unire due mezzi molto amati: la bicicletta e il pedalò. Parliamo ovviamente della Water Bike, la bici d’acqua che sta conquistando velocemente sempre più persone.

Cos’è e come è fatta una Water Bike

La si può chiamare Water Bike, bici d’acqua, bike boat e via dicendo, sapendo peraltro che i vari produttori adottano di volta in volta nomi diversi per promuovere i propri modelli. Ne esistono di vari tipi: i primi modelli erano di fatto delle bici d’acqua innestate su una sorta di tavola da surf, laddove invece oggi le Water Bike più diffuse hanno piuttosto l’aspetto di un piccolo catamarano a pedali. Si parla infatti di una simil-bicicletta montata su due tubolari paralleli, tipicamente realizzati in PVC. In certi casi si hanno delle Water Bike in cui si adotta la medesima posizione di una bicicletta, seduti in posizione alta; altre volte si hanno invece delle bici d’acqua che si avvicinano un po’ di più al pedalò, essendo seduti in posizione bassa, con i pedali posti frontalmente. Per impostare la direzione è presente nella maggior parte dei casi un vero e proprio manubrio, il quale permette di azionare il piccolo timone posizionato nella parte posteriore della bike boat (tipicamente “rialzabile” come un motore fuoribordo, per permettere per esempio di appoggiare la bici d’acqua sulla terra ferma senza fare danni).

Va detto che nella maggior parte dei casi le Water Bike sono pensate per essere facilmente trasportabili, per essere montate e smontate comodamente e poter essere quindi spostate sia in auto che in barca, pesando tendenzialmente tra i 20 e i 30 chilogrammi: di certo montare una bici d’acqua non è veloce quanto gonfiare un SUP, ma non è nemmeno un lavoraccio eccessivamente duro (nei casi migliori i produttori dichiarano che il montaggio richiede meno di 10 minuti). Per completezza, è bene aggiungere anche che esistono dei modelli di Water Bike elettrica: si tratta però, quanto a montaggio, peso e costo, di tutto un altro discorso.

water bike bici d'acqua
Un esempio di bici d’acqua, in questo caso prodotta dalla californiana Schiller

Quanto vanno veloci le bici su acqua

Una volta montata e messa in acqua, la Water Bike permette di scoprire mari, laghi e fiumi in un modo nuovo. Non è come muoversi in barca, in kayak o in SUP, perché sotto ai nostri piedi non c’è nulla: i tubolari sono ai lati. Per questo mentre si pedala è possibile godere, oltre che dei panorami delle coste, anche il fondale stesso, che si muove immediatamente sotto al nostro sguardo. La libertà è quella totale che tipicamente si può avere con SUP e kayak, ma va detto che qui l’utilizzo è più intuitivo: non serve trovare l’equilibrio, non serve imparare a pagaiare in modo efficace: si pedala e si avanza, molto semplicemente. Va peraltro detto che con una buona float bike è possibile muoversi in modo molto veloce sull’acqua. Sbaglia, insomma, chi pensa che si tratta di un mezzo lento come potrebbe essere il “cugino” pedalò. Se infatti quest’ultimo di solito avanza a una velocità massima di circa 3 chilometri all’ora, con una bici d’acqua anche chi ha appena iniziato può riuscire e superare senza problemi i 7 chilometri orari. Gli atleti professionisti, per dire, si muovono su Water Bike a una media di quasi 10 chilometri all’ora, toccando punte di 17 chilometri orari.

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Il record per la distanza coperta in Water Bike

Il fatto di poter pedalare sull’acqua peraltro non dà unicamente l’opportunità di andare veloci. Grazie alla presenza di pedali è infatti possibile anche coprire delle distanze importanti. Il record per la distanza coperta in bici d’acqua appartiene attualmente a Dave Cornthwaite, un avventuriero inglese che di viaggi su mezzi “strani” ne ha già fatti parecchi, dalle traversate dell’Australia in skateboard fino alle lunghe crociere in SUP sul Missisipi. Ecco, Dave ha coperto la bellezza di 2.090 chilometri con la bici d’aqua lungo la costa norvegese, da Kirkenese, nel nord del Paese, fino a Bergen.

Il necessario per usare una bici d’acqua

Stai pensando di acquistare una Water Bike? Per poterti muovere in sicurezza e comodità ti potranno servire alcuni accessori in più. Parliamo ovviamente del giubbotto di salvataggio (meglio se ad azionamento automatico), una sacca stagna per portare con te tutto il necessario per le tue escursioni e ovviamente un paio di occhiali da sole. E, infine, se non già compresa nel kit di montaggio della bici d’acqua, una pompa per il gonfiaggio dei tubolari!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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